Arbitro assediato e minacciato di morte
Erano circa le ore 16.10 di sabato scorso, quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, intervenivano all’impianto sportivo di via Dismano Vecchia, “San Rocco Montone”, dove era in corso la partita di calcio tra le squadre Compagnia dell’Albero – Marina Calcio, valevole per il campionato Juniores. Ha chiedere il loro intervento era stato l’arbitro della gara che asseriva di essere in pericolo perché ingiuriato, fino a essere minacciato di morte.
Quando i carabinieri sono giunti sul posto hanno trovato l’arbitro che, dopo aver sospeso la partita, si era dovuto rinchiudere a chiave nello spogliatoio perché assediato da pubblico e giocatori. I militari hanno calmato la situazione, identificando tutti i presenti e scortando l’arbitro in caserma dove ha valutato tutti gli elementi per sporgere una formale denuncia.
Tutto sarebbe partito da un contrasto di gioco un po’ sopra le righe, a seguito del quale un calciatore per farsi giustizia da solo ha tirato un ceffone al suo avversario; non contento, all’arrivo dell’arbitro che prontamente ha estratto il cartellino rosso, ha iniziato ad inveire e minacciarlo, urlando improperi e parolacce assolutamente gravi e fuori luogo. La situazione si è fatta sempre più tesa fino al punto in cui il direttore di gara ha compreso di non poter più gestire la situazione decidendo che il male minore fosse sospendere la partita; la decisione però ha esacerbato gli animi sia in campo sia sugli spalti e l’arbitro è dovuto letteralmente scappare nello spogliatoio.
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