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Sampdoria-Napoli 2-4: gol e spettacolo a Marassi, azzurri più saldi in vetta

GENOVA – Il Napoli si scrolla di dosso una settimana di polemiche che ben poco hanno a che fare col calcio, andando a vincere in maniera convincente ed autoritaria sul campo della Sampdoria. È una vittoria ancor più bella perché arriva contro un avversario che ha il merito di non mollare mai, ma la capolista ha saputo ribadire la propria supremazia ogni qual volta i blucerchiati provavano a rifarsi sotto. Partenopei avanti nei primi 20′ con Higuain e Insigne (su rigore), la Samp risponde prima del riposo con Correa; nella ripresa, coi liguri in dieci per l’espulsione di Cassani, Hamsik va a segno per il Napoli ma i doriani non mollano, accorciando nuovamente con Eder prima del definitivo 2-4, firmato dal subentrato Mertens. Per gli azzurri, è un risultato che vale doppio, alla luce del pareggio interno dell’Inter con il Carpi; aspettando Juventus-Roma, i bianconeri sono ancora i primi inseguitori a -5 dalla vetta.

SARRI SCEGLIE I BIG – Per difendere il primato, Maurizio Sarri si affida a quelli che ormai sono i suoi titolarissimi: in avanti, quindi, ci sono Insigne e Callejon ai fianchi di Gonzalo Higuain, che finora non era mai riuscito a far centro nelle sue apparizioni al Ferraris. Qualche problema in più per Montella, che deve fare i conti con l’assenza di De Silvestri e con la squalifica di Soriano: l’Aeroplanino conferma Correa e si affida a Carbonero sulla destra, per un 4-2-3-1 che prevede Cassano centravanti ed Eder largo a sinistra; in difesa, da registrare la rinuncia a Silvestre in favore di Zukanovic e Moisander, con Regini sulla corsia mancina.

BARRETO AIUTA LA CAPOLISTA – L’assetto scelto da Montella non basta a restituire sicurezza ad una Samp che affronta anche questa partita con paura, e il Napoli ne approfitta senza pietà. Già al quarto minuto Higuain ha la palla del vantaggio e la spreca clamorosamente ma non perdona al 9′, quando buca Viviano approfittando di uno sciagurato retropassaggio di Barreto, pressato da Hamsik. Per il Pipita è il 21/o centro in altrettante gare di campionato ma, soprattutto, il primo sul campo di Marassi, finora stregato per il bomber azzurro. Barreto è ancora sfortunato protagonista dieci minuti dopo, quando stende in area Albiol su azione da calcio d’angolo: il capocannoniere lascia l’onere e l’onore della trasformazione a Lorenzo Insigne, che non sbaglia e fa 2-0.

BLUCERCHIATI IN 10, HAMSIK LI PUNISCE – Il doppio schiaffone risveglia la Samp, che comincia a farsi vedere dalle parti di Reina e riapre il match subito prima del riposo su contropiede finalizzato da Correa, il migliore dei suoi, con lo zampino di Eder (geniale il velo dell’italo-brasiliano). Al ritorno dopo il riposo, i blucerchiati sembrano credere nel pareggio ma rimediano l’ennesima espulsione: è Cassani a rimediare il secondo giallo, lasciando i suoi in inferiorità numerica al 58′. Passano due minuti e Hamsik sembra chiudere nuovamente il match, con un tocco vincente di punta al termine di un bello slalom in area: è il gol numero 6 dello slovacco a Viviano, suo compagno ai tempi del Brescia, ma è soprattutto l’ottantesimo centro del capitano azzurro in A.

EDER ACCORCIA DI NUOVO, MERTENS CHIUDE I CONTI – Sotto di due gol e in inferiorità numerica, la Samp mostra quantomeno il carattere, riportandosi di nuovo a ridosso degli azzurri, grazie ad un colpo di testa di Eder su azione da calcio d’angolo. Bella soddisfazione, comunque, per il nazionale azzurro, che non segnava dal derby del 5 gennaio. Resta un quarto d’ora più recupero da giocare e Sarri si affida al suo “dodicesimo uomo” di fiducia, Dries Mertens: il belga non tradisce e ci mette quattro minuti a ritagliarsi l’occasione per il definitivo 2-4, un bel sinistro ad incrociare sul quale Viviano non può arrivare. È qui che, di fatto, finisce la partita, anche se Higuain, da vero cannibale, cerca ancora la via del gol fino al triplice fischio.

RISPOSTA DI CARATTERE – Orsato fischia la fine con qualche istante di anticipo, certificando la sesta vittoria esterna dei partenopei, che mostrano grande solidità mentale: dopo una settimana così, dall’uscita dalla Coppa Italia alla querelle Sarri-Mancini, vincere in questo modo a Marassi è davvero un risultato da grande squadra. Non esce ridimensionata la Samp di Montella, che conferma il proprio potenziale ma, come ben sa il tecnico, adesso servono punti per non scivolare pericolosamente in classifica.

SAMPDORIA-NAPOLI 2-4 (1-2)
SAMPDORIA (4-2-3-1): Viviano 6, Cassani 5, Moisander 5, Zukanovic 6, Regini 5,5, Fernando 5.5, Barreto 4 (10′ st Alvarez 6), Carbonero 6,5, Correa 6,5 (35′ st Ivan sv), Eder 6,5, Cassano 6 (20′ st Dodò 6). (1 Puggioni, 57 Brignoli, 9 Rodriguez, 13 Pereira, 17 Palombo, 20 Krstcic, 24 Muriel, 26 Silvestre). All Montella
NAPOLI (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Albiol 7, Koulibaly 6,5, Ghoulam 6 (26′ st Strinic 6), Allan 7, Jorginho 7, Hamsik 7, Callejon 6,5 (38′ st el Kaddouri sv), Higuain 7,5, Insigne 7 (30′ st Mertens 7) (1 Rafael, 22 Gabriel, 6 Valdifiori, 11 Maggio, 19 Lopez, 21 Chiriches, 23 Gabbiadini, 94 Chalobah, 96 Luperto). All. Sarri
ARBITRO: Orsato
RETI: 9′ pt Higuain, 17′ Insigne (r), 45′ pt Correa, 17′ st Hamsik, 28′ st Eder, 35′ st Mertens
ANGOLI: 7 a 3 per la Samp
AMMONITI: Jorginho, Cassani, Fernando
ESPULSO: Cassani al 13′ st per doppia ammonizione
RECUPERO: 1′ e 4′

Fonte: Repubblica

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