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SOGNO TORO IN EUROPA – Immobile sogna di riportare il Torino in Europa. “E’ una squadra che deve ambire al massimo. La rosa è fortissima, con giocatori giovani importanti, costruita per fare un grande campionato. Col Frosinone ho visto che c’è ancora qualche piccolo problema a livello di testa, essendo molto giovane qualcuno viene bloccato dai fischi, ma abbiamo risposto bene sul campo”. Inevitabile che dietro la sua scelta di tornare al Toro ci sia anche il sogno di riconquistare una maglia azzurra visto che ci sono alle porte gli Europei. “Conte è sempre stato chiaro, ho saltato le ultime convocazioni, perché ho giocato poco e bisogna fare bene al club per andare in Nazionale. Ho scelto di venire al Torino per giocare il più possibile, con la consapevolezza che giocando di più e facendo gol ho la possibilità di andare agli Europei”.
RAGGIUNGERE MASSIMO CONDIZIONE – “Sono molto legato a mister Ventura – ha detto ancora Immobile – prepara la partita in modo perfetto e fa giocare molto bene le sue squadre. Anche da Emery e Klopp ho potuto imparare molto: sono tutti allenatori diversi tra loro”. Contento per la pace fatta fra Quagliarella e i tifosi (“Fabio è un elemento molto importante per noi”), l’attaccante ammette che l’esordio al fianco di Belotti è andato bene: “Ci siamo trovati molto bene, ma come ovvio occorre migliorare l’intesa con tutti i compagni di reparto. Dal punto di vista fisico non sono ancora al top, ma sinceramente mi aspettavo peggio. Solo giocando con continuità si potrà raggiungere il massimo della condizione”. Infine una battuta sulla scelta del numero 10: “Perché mia mamma è nata il 10 dicembre”.
CAIRO SCHERZA SU IMMOBILE – A presentarlo con una battuta Urbano Cairo. “Ciro ha fortemente voluto tornare al Toro e di questo lo ringrazio. è un ragazzo straordinario, perché è riuscito a tornare guadagnando il triplo di prima e facendo la figura di quello che si riduce lo stipendio. Quando finisce di giocare a calcio lo assumo nelle mie aziende”. Poi il numero uno granata torna serio: “Sono felicissimo, perché Ciro ha portato una bella ventata d’entusiasmo e devo dire che anche se ha lasciato il Torino anzitempo l’ha fatto molto con il cuore. La gente ha percepito questo suo essere ragazzo vero e positivo, lo hanno accolto in maniera splendida quando è arrivato a Torino. Gli ho anche preso un aereo privato per tornare da Siviglia, quando è sceso dalla scaletta sembrava il re di Giordania: centinaia di persone, bella accoglienza”.
CIRO HA PORTATO ENTUSIASMO – “Poi – aggiunge parlando del secondo esordio in maglia granata dell’attaccante contro il Frosinone – ha battezzato subito la prima partita con un bel gol, tra l’altro su un calcio di rigore ripetuto. Io ero un po’ preoccupato, fare due volte gol su rigore per lui che li sbaglia sempre non è una cosa facilissima. Ciro – ripete Cairo – ha portato una ventata di entusiasmo positiva per tutti. Dopo una partenza a razzo fantastica ci siamo un pochino fermati e il derby ci ha di nuovo creato dei problemi. Ora abbiamo ottenuto questa bella vittoria e mercoledì c’è una sfida importante con una squadra molto attrezzata come il Sassuolo. Dobbiamo continuare così”.
torino fc
- Protagonisti:
- ciro immobile
- urbano cairo
Fonte: Repubblica