Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa per presentare la sfida di domani contro il Sassuolo, gara valida per la prima giornata di ritorno di campionato. Ecco le sue dichiarazioni:
Cos’è cambiato dalla gara dell’andata? “Abbiamo lavorato molto da allora, noi eravamo in costruzione e loro invece un gruppo consolidato. Dopo quel ko dissi che saremmo arrivati nei primi sei, molti ridevano ed invece siamo forti. Il Sassuolo ha vinto contro Juventus ed Inter, ha pareggiato con Roma e Fiorentina e per noi è una prova difficile contro un avversario pericoloso, in una situazione che dopo l’Inter abbiamo fallito”.
Per Bonucci il Napoli è favorito. Fastidioso o giusto riconoscimento? “Non ce ne può importare di meno. Bonucci fa il suo lavoro, io faccio il mio. Io in tempi non sospetti ho detto che la Juventus è la favorita con quattro scudetti di fila, la finale di Champions ed un budget nettamente superiore a tutti”.
L’errore da non commettere domani? “Domani è una gara difficile anche senza commettere errori. Bisognerà essere poco appagati, poco contenti di quanto fatto e determinati su quello che c’è da fare”.
Su Frosinone: “La partita è di soddisfazione, anche se resta il rammarico del gol preso per superficialità, quello che non deve mai accadere perchè sono attitudini mentali. La testa deve essere collegata sempre al 100%”.
Sul mercato: “Mi dispiace ogni volta che leggo il giocatore richiesto da Sarri, il mio pupillo, è tutto falso, io non ho fatto alcuna richiesta. Mi dà molto fastidio, non è vero e lo sapete anche voi”.
S’è parlato molto del Napoli, la settimana di lavoro è stata normale? “Sì, anche se atipica perchè di sei giorni. Affronteremo una gara di enormi difficoltà ed i ragazzi lo sanno”.
Il Napoli di Sarri può fare la rivoluzione? “Portiamo avanti delle idee, chi lo fa è sempre un rivoluzionario perchè non si adatta all’idea comune. Ci crediamo e lavoriamo in questo senso, poi non sappiamo se basterà”.
In caso di un rinforzo, quanto tempo c’è bisogno per integrarsi nel suo gruppo? “E’ come a scuole, c’è chi ci mette più tempo e chi meno tempo. Serve applicazione, poi in alcuni ruoli di applicazione e non di fantasia serve più tempo”.
Siamo arrivati ormai a 18 elementi vedendo le ultime formazioni, c’è anche Gabbiadini in alternanza a Callejon? “Gabbiadini per noi è fondamentale, io lo vedo più punta che da esterno anche se in alcuni momenti può farlo anche se il problema è togliere un giocatore d’equilibrio come Callejon. E’ un’opportunità da avere, importante, anche se Manolo da quel brutto infortunio con la nazionale non sta ancora benissimo. Ieri pure s’è fermato, sente ancora dolore alla caviglia. Spero si possa risolvere perchè ci sarà bisogno di lui. Volevo far entrare Chiricihes a Frosinone, ma poi non ho voluto cambiare troppi difensori in una volta.
Sta spegnendo un pò l’entusiasmo? “L’entusiasmo è positivo in una squadra, permette di avere fiducia e consapevolezza, l’euforia invece è negativa. La squadra però si allena come sempre, ma il riscontro arriverà solo dal campo”.
Ha già preparato le contromisure per il Sassuolo? “Sì, ma le avevo studiate anche all’andata, evidentemente non eravamo pronti per giocare con un gruppo che da 4 anni è insieme con buoni risultati. Nonostante la loro organizzazione, ci fu il 55% di possesso per noi, 7 occasioni a 6 per noi e poi loro comunque meritarono la vittoria”.
A centrocampo servirà qualcosa? “Avendo sei centrocampisti per tre ruoli e quattro difensori per due ruoli, numericamente non ci sarebbe bisogno”.
Prevedeva questo primo posto? “No, immaginavo una crescita, ma ancora oggi non ho a certezza della nostra reale forza e continuità di mentalità”.
Maradona è felice di questo Napoli, ha cambiato idea rispetto ad inizio stagione. “Mi fa piacere il suo messaggio, come mi facevano piacere anche le prime dichiarazioni perchè pensavo non mi conocesse neanche. Spero possa venire a Napoli al di là dei risultati, incontrarlo mi darebbe emozioni uniche”.