Sassuolo, un miracolo cresciuto nel giardino di casa
ROMA – Dalla salvezza all’Europa League, all’insegna del made in Italy. Prendete una piccola squadra della provincia emiliana, che fino a tre anni fa la serie A l’aveva vista soltanto in tv. Aggiungete un presidente ricchissimo e lungimirante, un allenatore preparato e uno stadio gioiello. E una decina di ragazzi di talento nati, cresciuti e esplosi nel giardino di casa.
ORGANIZZAZIONE, GIOCO E L’EUROPA LEAGUE – La ricetta del Sassuolo è questa, provare per credere: 31 punti alla fine del girone di andata, 6 in più dell’anno scorso e soltanto 3 di ritardo sulla Roma di Dzeko. Ma con una gara ancora da recuperare: il 20 gennaio, quando rigiocherà con il Torino il match rinviato per nebbia, potrebbe persino agganciare i giallorossi centrando il quinto posto che vale l’Europa League. Il progetto costa, ma pure se il bilancio è in rosso ci pensa Mapei a ricapitalizzare, certo però se arrivasse il piazzamento europeo il Fair Play Finanziario costringerebbe a limitare gli interventi. Il Sassuolo ovviamente preferisce cullare il sogno di giocare le coppe, sogno costruito sull’organizzazione societaria e e idee chiare.
GIOVANI E ITALIANI: UNA MANNA PER CONTE – Giovani, forti, possibilmente italiani: così nasce il progetto Sassuolo. Così l’ha voluto Di Francesco, a cui lavorare sul prodotto locale piace da matti. Il ct Antonio Conte, che dal serbatoio Sassuolo ha pescato fin dall’inizio portando in nazionale il centravanti Zaza, non può che ringraziare. Il futuro è Berardi, ma anche Acerbi e Sansone, tutti nel giro azzurro. E non finisce qui, la caccia al talento made in Italy continua: in estate è arrivato dalla Roma Pellegrini, che in Emilia ha debuttato in serie A e poi realizzato pure il primo gol da professionista in campionato. I prossimi a raggiungerlo? Il baby rivelazione del campionato di serie B, Stefano sensi del Cesena, è a un passo. Come pure l’attaccante dell’Avellino, Marcello Trotta. E piace pure l’altra rivelazione, Luca Mazzitelli, del Brescia. Giovani, bravi, italianissimi. Una manna per la Nazionale, che può ritrovarsi negli anni un tesoro calcistico pronto solo da lanciare sul grande palcoscenico. Ma anche per i ragazzi, che possono crescere in un ambiente tranquillo lontano dalle pressioni delle big, ma anche in un club organizzato: iniziando a respirare l’aria d’alta classifica.
LA RIVINCITA SULL’INTER – Classifica a cui la squadra è arrivata grazie alla programmazione nel tempo. Ha acquistato il Giglio facendone il Mapei Stadium (di proprietà del patron Squinzi), un impianto in cui le barriere per dividere i tifosi non servono e domina la tecnologia. In campo la squadra s’è tolta pure la soddisfazione d’esorcizzare la propria bestia nera: l’ultima a San Siro contro l’Inter l’aveva persa 7-0, stavolta il tecnico Di Francesco s’è preso i 3 punti togliendo la vetta ai nerazzurri di Mancini, proprio a un passo dal titolo d’inverno. Decisivo un gol (su rigore) a 1 minuto dalla fine del gioiello Berardi. Il pezzo più pregiato della collezione neroverde, un talento purissimo destinato al grande salto nella Juve. Forse il frontman della filosofia del club del presidente Squinzi. Che adesso può sognare davvero. sassuolo calcio
- Protagonisti:
- eusebio di francesco