Fiorentina, primo colpo a un passo: in arrivo Tino Costa

FIRENZE – Il primo colpo è a un passo dall’ufficialità. Nelle prossime ore Tino Costa, centrocampista di proprietà dello Spartak Mosca ma in prestito nell’ultimo anno al Genoa, diverrà un nuovo giocatore della Fiorentina fino a giugno 2016. Prestito secco per il classe ’85, argentino, con un passato anche a Montpellier e Valencia. Dopo l’infortunio di Milan Badelj, che causa di una lesione della giunzione miotendinea del retto femorale sinistro starà ai box per almeno un mese (poi nuovi accertamenti), la dirigenza viola ha accelerato per assicurarsi un interno d’esperienza che conoscesse già il campionato italiano. Un arrivo concordato con il club russo, che ha dato il via libera, e con Paulo Sousa che si aspetta anche altri rinforzi in fase difensiva e offensiva.

El canon zurdo Tino Costa, questo il suo soprannome, potrebbe arrivare a Firenze tra stasera e domani ed è reduce da un’annata decisamente sfortunata con la maglia del Grifone. Dal gennaio 2015, cioè dal suo arrivo a Genoa sponda rossoblù, il centrocampista ha rimediato quattro infortuni di varia entità che ne hanno condizionato il rendimento nella società di Preziosi. L’ultimo è datato 18 dicembre, prima della sosta natalizia, in allenamento: un infortunio al polpaccio dal quale sta recuperando proprio in questi giorni. Anche per questo, e complice la sconfitta interna contro la Lazio di sabato sera, a Firenze si respira un clima di incertezza intorno al suo arrivo. I viola hanno chiuso il girone d’andata a quota 38 punti, tre soltanto dal Napoli campione d’inverno. Un dato dal quale ripartire senza lasciarsi trasportare da alcuni malumori di troppo che riguardano una minoranza assoluta della tifoseria.

PIACE GRASSI DELL’ATALANTA – D’altronde il calciomercato di riparazione è soltanto alla seconda settimana. E gli obiettivi della dirigenza viola sono anche altri. Come in difesa. Lisandro Lopez rimane il primo nome nella lista del ds Pradè e del dg Rogg. Il Benfica nelle prossime ore cercherà di trovare un valido sostituto del difensore argentino, dopo l’infortunio di Luisao. E la Fiorentina così capirà se ci sono ancora i margini per chiudere l’operazione col club lusitano o se tuffarsi su un’alternativa. Come Mexes del Milan, già contattato in estate e da allora a un passo dai viola. Attenzione anche a Goldaniga del Palermo. A centrocampo i viola stanno lavorando per bloccare Alberto Grassi, classe ’95, di proprietà dell’Atalanta che chiede una cifra superiore agli 8 mln di euro per cedere il gioiellino prodotto del vivaio nerazzurro. In uscita Suarez, al quale le pretendenti (sia inglesi che spagnole) non mancano. La società viola sta valutando anche l’ipotesi di trattenerlo, dopo l’infortunio di Badelj. Sfuma definitivamente invece l’idea Lucas Ocampos: l’esterno offensivo del Marsiglia si è infortunato nel corso dell’ultima gara contro il Guingamp e per lui i tempi di recupero potrebbero essere molto lunghi. Si cerca sempre un esterno, anche a destra. Perché la sconfitta interna contro la Lazio ha evidenziato una carenza su quel settore: con Bernardeschi squalificato, Kuba non è riuscito a rimpiazzare il numero dieci viola come avrebbe voluto Sousa. E un rinforzo è necessario.

ROSSI E BABA, CHE FARE? – Infine l’attacco. Tutto ruota intorno a Giuseppe Rossi e Babacar. Già, perché se Pepito è ufficialmente sul mercato da fine dicembre, il senegalese ha estimatori soprattutto in Inghilterra. La Fiorentina nei giorni scorsi ha rifiutato un’offerta di circa 12 mln di euro proveniente dal Crystal Palace. L’attaccante è poco impiegato da Sousa ma quando viene chiamato in causa, risponde quasi sempre con un gol. Possibile che i viola possano privarsi di entrambe le punte? Pepito potrebbe accasarsi in prestito al Genoa, che è pronto a metterlo al centro del suo attacco. Si sta discutendo sulle cifre dell’eventuale diritto di riscatto da parte dei rossoblu. E non è una questione da poco, per un giocatore che i viola non vogliono svendere ma che ha necessità di giocare per ritrovare quel sorriso da qualche mese smarrito.

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