Fiorentina, Sousa: ”Essere primi conta, voglio essere come il Trap”
FIRENZE – La Fiorentina vola in classifica, è in lizza per il titolo di campione d’inverno, ha il miglior attacco del torneo. Ma a Firenze la sensazione è che qualcuno stia snobbando la squadra di Paulo Sousa, quasi fosse un corpo estraneo nella lotta al titolo. O comunque ai piani alti, altissimi, della classifica. Ma il tecnico lusitano tutto questo non importa. Anzi, avverte: “In questi giorni abbiamo ricevuto spesso dei controlli antidoping, questo vuol dire che ci stanno dando importanza perché siamo in alto. E’ giusto così”. Come per le due gare a distanza di pochi giorni, dato che la Fiorentina giocherà domani sera (ore 18) al Franchi contro la Lazio: “Me l’aspettavo e non mi preoccupa”. Dribblatore nato, Sousa. Che dalla sala stampa assapora l’opportunità di ripercorrere le orme di un allenatore che a Firenze ha lasciato il segno. Giovanni Trapattoni, l’ultimo a vincere il titolo di campione d’inverno coi viola: “Magari… Il suo percorso come allenatore è stato vincente, anche come persona. Vorrei essere come lui, una volta terminata questa carriera da tecnico. Conta essere primi, però. I risultati ci danno tutto: fiducia, riconoscimento, voglia di investire ancora di più. Per questo spero che i ragazzi possano raggiungere un risultato storico: se lo meritano. Ho sempre chiesto di dare tutto, senza limiti, e spero possano raggiungere questo traguardo perché lo stanno facendo”.
“INVERTIAMO LA TENDENZA CON LA LAZIO” – Di fronte una Lazio capace di vincere a Milano contro l’Inter. Così come pareggiare in casa col Carpi. Insomma, imprevedibile: “Negli ultimi due anni – prosegue Sousa – non abbiamo mai vinto e vogliamo invertire questa tendenza. La Lazio è una squadra concreta, con un allenatore che da due anni conosce bene i suoi giocatori e che ha fatto benissimo finora. Quando non riesci a entrare in Champions, tutta la programmazione si sbilancia. Anche nei risultati. All’inizio il mio collega ha cambiato molto per arrivare al risultato: oggi è più stabile e la loro organizzazione difensiva è chiara. Hanno vinto in trasferta contro l’Inter e questo vuol dire che hanno dei valori: speriamo di vincere, abbiamo bisogno della nostra squadra al meglio”. Senza Bernardeschi, però, che ha rimediato il cartellino giallo a Palermo (era diffidato): “Federico non c’è e questo potrà succedere nel corso della stagione, per questo dobbiamo far uso delle alternative che abbiamo. Blaszczykowski ha avuto un infortunio che ha frenato la crescita della sua performance: ha giocato qualche minuto col Palermo ed è una soluzione. Domani valuteremo”. Comunque la sua squadra è capace di creare come nessun’altra: ha il miglior attacco del torneo. “Mi soddisfa il numero delle occasioni che creiamo. E noi lo facciamo tanto nel rapporto tra ciò che crei e ciò che concretizzi. Poi questo ti permette di risolvere la partita”. Ma tra le prime quattro in classifica, chi sta meglio? “Sono tutte squadre diverse, ognuna ha le sue qualità. Poi i punti rispecchiano la verità. Puoi vincere in diversi modi e a me piace farlo per ciò che rappresentiamo. Cominciamo a sentire molte più persone, di altre squadre, che sono più vicine a noi”.
KUBA AL POSTO DI BERNARDESCHI – Sul calciomercato Sousa glissa sulle domande di quei giocatori in trattativa, vedi Lisandro Lopez. Mentre ricorda l’importanza di tutto il gruppo e dei suoi ricambi: “Se non trovo la qualità che mi aspetto dai giocatori, il primo colpevole sono io che non ho dato del mio meglio per motivarli e portarli al massimo. Bisogna essere realisti, dando a tutti la giusta importanza. Poi c’è il nostro pubblico: Firenze è una città molto passionale e coinvolta nell’amore per questa maglia. Abbiamo bisogno di essere sempre più uniti per farci sentire, perché vogliamo competere con tutti”. Nella probabile formazione Sousa potrebbe schierare la stessa impiegata col Palermo. 3-4-2-1 con Tatarusanu tra i pali, Gonzalo Rodriguez, Astori e Tomovic (ballottaggio con Roncaglia) in difesa. Kuba a destra, Alonso a sinistra, Vecino e Badelj interni con Borja Valero e Ilicic dietro la punta Kalinic.
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- paulo sousa