Fiorentina, Sousa: “Voglio rimanere a lungo e costruire qualcosa”
FIRENZE – Mercato, rinnovi, campionato. La Fiorentina torna a giocare dopo la sosta natalizia. E lo fa ripartendo dall’insidiosa trasferta di Palermo (domani ore 15) con una buona notizia dal fronte interno. Quello dei rinnovi: Marcos Alonso, 25 anni esterno sinistro, ha rinnovato fino al 2020 con l’ingaggio più che raddoppiato (intorno a 1.4 mln di euro) e una clausola rescissoria che dovrebbe aggirarsi sui 25 mln. Come dire: lo spagnolo è blindato. Sigillato. Su di lui nei mesi scorsi, nel momento più caldo della trattativa, tanti club specie dalla Spagna e dall’Inghilterra. Ancora alcuni cavilli burocratici ma la stessa società viola, in sala stampa, ha confermato la fumata bianca per il suo rinnovo di cinque anni. E presto potrebbero seguirlo altri due giocatori: Mati Fernandez (fino al 2019) e Nenad Tomovic (2018). Una parola, che piace molto al tecnico Paulo Sousa: programmazione. “Più c’è cultura nel lavoro e più riesci a costruire qualcosa di importante – dichiara il portoghese alla vigilia del primo match del 2016 – Bernardeschi ne è l’esempio, visto che è italiano e da tanti anni è in questo ambiente. La cultura inizia nell’identificarsi nei valori di una città, questa è la base per continuare a crescere”. Stessa riposta anche su Vecino, sul quale il pressing del Napoli non si affievolisce: “Il discorso vale per tutti. Quando lavori e credi sul valore dei tuoi ragazzi, pensi a dare continuità con ciò che hai e con chi ti conosce. Vedo che sempre più i miei ragazzi hanno voglia di crescere e chi arriva si inserisce in una cultura già esistente. Se frazioni, invece, è tutto più complicato”.
“VOGLIO COSTRUIRE A FIRENZE” – Discorso che vale anche per Sousa? “Ho un contratto lungo e voglio costruire qualcosa. Fin dal giorno della mia presentazione tutti hanno capito che sono in un certo modo: io non penso solo ad allenare, ma anche a costruire qualcosa. Nessun allenatore resta 10-15 anni, specie in Italia (ride, ndr). Tutto poi dipende dai risultati. Io a Firenze voglio far qualcosa che duri nel tempo e ogni giorno lavoro per fare questo. La mia società ha voglia di continuare e si vede ancora di più in base ai risultati che stiamo ottenendo: questo vuol dire programmare e consolidare”. Tornando al mercato, cosa si aspetta? “Per un allenatore ma anche per i giocatori ci sono dei periodi, come il calciomercato, di instabilità mentale. Principalmente quando le squadre non pianificano questi problemi: è fondamentale la strategia, per darci tranquillità”. Una parola ricercata da Giuseppe Rossi. Come sta il ragazzo? “Non abbiamo avuto nessun colloquio individuale con Giuseppe. Dal primo giorno viene ad allenarsi per migliorare, con lo stesso spirito. E’ arrivato per lui il momento di giocare e tutte le parti devono pensare e prendere una decisione con tutti gli equilibri del caso. Sapete qual è la mia idea: aiutare il ragazzo ad essere felice. Vive di questo”.
KALINIC IN ATTACCO, BALLOTTAGGIO IN DIFESA – Veniamo al Palermo. Quali insidie? “E’ una squadra che sul piano fisico e individuale è molto importante e che ci può dare fastidio. Non dobbiamo impostarla sul piano individuale, altrimenti avremo difficoltà. Rispettiamo l’avversario, consapevoli della nostra identità: quando l’abbiamo fatto, abbiamo vinto di più. Ci siamo allenati bene e con ottima intensità. Sono tutti a disposizione per domani, anche Kuba Blaszczykowski”. Sousa pensa alla formazione dei titolarissimi contro il Palermo di Davide Ballardini. Il modulo sarà il 3-4-2-1 con Tatarusanu tra i pali, Gonzalo Rodriguez, Astori e Roncaglia (ballottaggio con Tomovic) in difesa. A centrocampo Bernardeschi a destra, Alonso a sinistra con Badelj e Vecino interni. Borja Valero e Ilicic alle spalle dell’unica punta Kalinic. Che oggi ha compiuto 28 anni e che domani, chissà, potrebbe regalarsi il miglior dono di inizio anno. Per lui e per la Fiorentina.
serie A
- Protagonisti:
- paulo sousa
Fonte: Repubblica