È il passato che rincorre il presente, tradizione che mai si spegnerà, nel cuore di una città tra le più calorose al mondo. Continua senza sosta la grande attività degli artigiani napoletani, ammassati nelle piccole quanto accoglienti botteghe in San Gregorio Armeno e San Biagio dei librai,
Spazio ad altri ma priorità a se stessi, alle proprie radici, ai personaggi che riempiono le giornate senza mai stancare. Ieri Rafa Benitez, oggi Maurizio Sarri, domani chissà. In attesa del futuro ecco il presente: ha la tuta da lavoro e una polo bianca, gli occhiali ed anche la sigaretta che sa tanto di autentico. È ancora spenta e resterà così per sempre. Si fa cullare dalle dita della mano destra di Sarri, della sua gigantografia che quasi copre Papa Francesco, Higuain, Mihajlovic ed anche il poster di Benitez, appoggiato alla parete di una vetrinetta e destinato a scomparire lentamente, lasciando spazio al nuovo. Tra Insigne ed Hamsik, la cresta di El Sharaawy e lo stile inconfondibile di De Laurentiis, c’è spazio anche – e soprattutto – per Pino Daniele, per la sua chitarra, il suo sorriso ed anche la sua voce: è l’eco di un vecchio disco ma fa ugualmente rumore, risuona tra la gente e commuove, oppure emoziona, a seconda delle circostanze. In fondo la sua Napule è anche questa: mille culure e…
GianlucaDiMarzio.com – Fabio Tarantino e Daniele Vitiello