Il Napoli oggi, però, ha fornito indicazioni non proprio confortanti dal punto di vista del gioco e dell’atteggiamento. Prima di tutto, la squadra oggi ha commesso troppi errori tecnici. Gli appoggi sbagliati in mezzo al campo sono stati numerosi ed anche in zona gol non sono mancate le imprecisioni. Gli azzurri, nel complesso, sono apparsi meno sicuri del loro gioco, rispetto a qualche settimana fa. Una problematica che deriva, forse, dalla scarsa convinzione dopo le ultime prestazioni non esaltanti. Soprattutto nel primo tempo, gli azzurri hanno manifestato, anche nell’atteggiamento del corpo, una certa insicurezza ed a tratti frustrazione dopo giocate non riuscite o fraintendimenti tra i compagni di squadra. Anche dal punto di vista fisico l’approccio del Napoli è sembrato inferiore al solito. Il pressing non è stato sufficiente e la squadra spesso non è riuscita a rimanere corta come vuole Sarri. Va di certo evidenziato come le difficoltà dei partenopei siano state acuite da un’Atalanta ben allenata da Edy Reja, che ha infuso nei suoi un atteggiamento molto aggressivo ed una volontà di sfruttare al massimo i punti deboli avversari che per poco non ha portato al tracollo azzurro. Il Napoli però è stato abile ad emergere nel momento cruciale della partita, grazie anche alle giocate di Hamsik ed Higuaìn che, dopo tante difficoltà nel corso del match, nel finale sono riusciti a trascinare la squadra alla vittoria. Ma al di là di questi tre punti, Sarri avrà molto da lavorare. In primis bisogna trovare un elemento nell’undici titolare capace di realizzare i rigori. A questo punto bisognerebbe provare con Jorginho, che nel Verona pareva uno specialista quasi infallibile. Inoltre, al ritorno dalla sosta, Sarri dovrà ritrovare le certezze difensive che avevano accompagnato la sua squadra nel momento d’oro, durato fino alla gara con l’Inter. Alcuni giocatori poi devono ritrovarsi. Insigne ha perso la concretezza di qualche settimana fa e sta diventando troppo prevedibile nelle sue giocate. Callejòn deve iniziare a segnare anche in campionato: fa parte del tridente d’attacco, non può limitarsi solo a difendersi. Hamsik deve ritrovare il feeling con il gol: anche se non è una punta, il Napoli non può fare a meno delle sue reti. Il resto, poi, dovranno farlo Giuntoli e De Laurentiis sul mercato. Se la società vuole dare una chance alla squadra di giocarsela fino alla fine deve rinforzare l’organico con alternative di maggior qualità, che possano permettere ai titolari di rifiatare e che siano in grado di dare il loro supporto nel corso del match, creando maggior competitività in alcuni ruoli, soprattutto del centrocampo.
OBIETTIVO NAPOLI – Tre punti fondamentali tra tante difficoltà
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