Una cosa è certa: l’era Garcia è finita. Il difficile ora è stabilire i tempi del finale, perché la situazione allenatore rimane particolarmente ingarbugliata. Il pomeriggio di Coppa Italia ha fatto definitiva chiarezza sull’impossibilità di proseguire con il francese in panchina, il problema della Roma però sono i sostituti. Intanto perché nessuno accetta lo status da allenatore semestrale. E poi perché su ognuno dei profili presi in considerazione rimane qualche incognita.
Due candidati – Fatta la tara di tutti i pro e i contro rimangono due candidati. Uno è Luciano Spalletti, con un contratto con lo Zenit in scadenza 48 ore dopo la partita contro il Genoa. L’altro è il “loco” Marcelo Bielsa, passione mai nascosta di Walter Sabatini, che però si rende conto dei rischi di affidarsi a un personaggio così particolare, peraltro a campionato in corso. Insomma, i candidati rimangono due, ma nemmeno loro convincono fino in fondo. Per questo la partita con il Genoa rappresenta ancora una chance per Rudi Garcia. In caso di vittoria convincente, la Roma proverebbe a resistere con lui in panchina fino a giugno.
Il ritorno di Gervinho – In questa situazione calda, l’allenatore prova a consolarsi con il ritorno di Gervinho. Una coincidenza davvero straordinaria, perché Garcia può affidare il suo destino al suo figlio prediletto, quello che più degli altri ha dato un senso compiuto al suo calcio. Se neanche Gervinho si dimostrasse in grado di risollevare la Roma, puntuale partirebbe la chiamata al telefono di Luciano Spalletti.
Iturbe al Watford – Intanto Sabatini lavora anche sul mercato in uscita: la Roma ha raggiunto un accordo con il Watford per il trasferimento di Iturbe. L’esterno sarà ceduto in prestito per 1,5 milioni di euro, con il riscatto fissato a 18 milioni di euro.
Fonte: SkySport
