I duelli, in campo e fuori, possono essere anche conseguenze di emozioni a confronto. La sfida tra Napoli e Roma ne offre un rosario dal sapore di preghiera e speranza. Higuain, simbolo della rinascita, si specchia nella malinconia di uno Dzeko in cerca d’autore. Lo stesso autore, forse, che potrebbe risollevare Rüdiger dalla sua attuale modestia per farlo assurgere non alla gloria di un Beckenbauer, ma almeno all’affidabilità trovata dal suo collega Koulibaly, un difensore che solo fino a pochi mesi fa sembrava perso per ambizioni di alto livello. Storie diverse anche quelle di Insigne e Florenzi. Le due città si specchiano negli occhi di questi ragazzi che hanno l’Europeo come obiettivo. L’attaccante vive un momento magico, ma le sue bizze sono poco amate dal generale Conte che, di converso, gradisce la perenne disponibilità del Soldato Ale, il cui limite forse è nel suo essere jolly. Si chiude con l’inizio: dai numeri 1. De Laurentiis sta godendo di una primavera di riconciliazione napoletana che pareva impossibile. Pallotta invece ha scoperto all’improvviso che Roma può essere anche calvario. Occhio però alle certezze. A sparigliare tutto basta poco: il risultato finale. Restate sintonizzati.
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