C’era una volta Napoli-Roma indicato il derby del Centrosud, il derby del Sole, il derby della pastasciutta, per via dei rispettivi sponsor, Buitoni e Barilla.
C’era una volta anche il gemellaggio tra le due tifoserie, ma un crescendo di incidenti come quelli costati al vita a Ciro Esposito ne hanno fatto l’incontro più a rischio del campionato italiano.
Due stagioni fa la Roma giocò al San Paolo due volte in meno di un mese; nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia del 12 febbraio, e fu eliminata perdendo 3-0 (3-2 all’andata), Callejòn, Higuaìn e Jorginho (con Maradona esultante in tribuna), ed il 9 marzo in campionato quando un colpo di testa di Callejòn li piegò all’81°.
Il 6 gennaio 2013 una Roma stanca, reduce da una tournée negli Stati Uniti, fu travolta dal ciclone Cavani ed il risultato fu un impietoso 4-1: tripletta del Matador, gol della bandiera di Osvaldo, poker di Maggio al 90°.
Questa larga vittoria vendicò l’inattesa sconfitta del 18 dicembre 2011: Napoli-Roma 1-3. I capitolini guidati dall’incompreso Luis Enrique sfoderarono forse la miglior prestazione stagionale e dopo tre minuti erano già in vantaggio. Gol di Lamela con la complicità di De Sanctis e raddoppio di Osvaldo. Hamsik riaccese le speranze azzurre prima del 3-1 di Simplicio con sfortunata deviazione di Cannavaro.
Mazzarri allargò le braccia come dire “Quando è destino che si deve perdere…”
Procedendo a ritroso troviamo il 2-0 del Napoli del 3 ottobre 2010 con due reti del neocapitano Hamsik ed il 2-2 risalente al febbraio 2010 quando i partenopei sotto di due gol recuperarono grazie a Denis e Hamsik su rigore al 90°.
Netta affermazione degli ospiti, invece, il 25 gennaio 2009: gara già chiusa al 50° con la rete di Vucinic che si aggiunse a quelle di Mexes e Juan, Napoli-Roma 0-3.
Particolarmente drammatico l’incontro del 10 giugno 2001 finito 2-2. Queste le reti: primo tempo sull’1-1, Amoruso e Batistuta. Nella ripresa Totti e Pecchia all’81°. Entrambe le squadre erano alla disperata ricerca della vittoria, il Napoli di Mondonico per non retrocedere, la Roma di Capello per conquistare il titolo di campione d’Italia. Alla fine andò bene solo ai giallorossi.
Col Napoli di Maradona, la Roma colse un successo il 16 dicembre 1984, 2-1, vantaggio di Falcao, pari di Bertoni, autogol di Marino e d un pari nel settembre del 1985, 1-1, Tovalieri e Maradona su rigore e 0-0 nel marzo del 1987. Nel marzo 1988 ci fu quello sciagurato capitombolo che cominciò a far scricchiolare la leadership azzurra favorendo la rimonta, alla fine vittoriosa, del Milan: Napoli-Roma 1-2. Giallorossi sul 2-0, Giannini e Oddi, ma l’assalto finale dopo la rete di Careca all’80° non diede i frutti sperati. Nel maggio’89 Voeller vanificò il vantaggio di Careca, 1-1, mentre decisamente meglio andò nel febbraio del 1990 quando il Napoli batté la Roma 3-1. Ospiti in vantaggio con Nela, pari di Maradona su rigore e vantaggio di Careca con un tiro da posizione impossibile e terzo gol di Dieguito sempre su rigore.
L’ultimo derby del Centrosud che vide El Pibe in campo, ed il ritorno di Ottavio Bianchi al San Paolo, si giocò il 13 gennaio 1991 e finì pari e patta: 1-1, Zola, Salsano. Merita citazione anche la vittoria su rimonta per 3-2 del 5 aprile 1992; Roma in vantaggio 2-0, autorete di Corradini, raddoppio di Giannini al 18°. La riscossa del Napoli tutta nella ripresa: Silenzi, Careca e Zola.
Antonio Gagliardi