Frosinone-Chievo 0-2, Paloschi e Meggiorini decidono nel finale
FROSINONE – Sembrava già tutto pronto per un pareggio scialbo, uno 0-0 tra tanto agonismo, calcioni, qualche conclusione sporadica e diversi sbadigli. E’ bastata un’indecisione di Modibo Diakité per permettere al Chievo di tornare verso Verona con tre punti in più in tasca. Il centrale si addormenta sulla pressione di Meggiorini nei pressi della linea di fondo, trattenuta all’ingresso in area. Per Rocchi il contatto si concretizza nei 16 metri, il replay non chiarisce e alimenterà le proteste di Stellone, già a colloquio col fischietto fiorentino a fine partita: Alberto Paloschi non si fa tanti problemi, spiazza Leali e in pieno recupero regala anche l’assist al compagno di reparto, mortifero col sinistro. Vincono gli ospiti (0-2) quasi senza accorgersene ed è un successo pesante, che interrompe la splendida serie casalinga dei ciociari – 13 punti nelle ultime 5 gare al Matusa – e permette a Rolando Maran di tirare un bel sospiro di sollievo.
TANTI CARTELLINI – Il Frosinone in avvio di gara cerca di imporre il suo ritmo, con un 4-4-2 ordinato che il Chievo prova a punire fra le due linee, con i movimenti a elastico di Birsa: un po’ esterno, un po’ trequartista. C’è Inglese negli undici iniziali scelti dal tecnico clivense, ne fa le spese proprio Meggiorini. Il primo pericolo nasce da un’ottima iniziativa di Gori: break e verticalizzazione per Ciofani, l’attaccante non vede Paganini solo sulla sinistra e calcia debolmente, agevolando Bizzarri. Risposta ospite affidata a Rigoni, destro in corsa che non inquadra i pali. Il forfait di Castro della vigilia costringe Maran a una mediana meno dinamica ma più fisica, c’è anche Radovanovic in campo. Il modulo ospite è dunque un ibrido tra il rombo e il 4-4-2 puro, Hetemaj si sacrifica tra fascia e centro-sinistra, lasciando spesso spazio agli inserimenti di Gobbi. Ma l’intesa tra Inglese e Paloschi non è delle migliori, il Chievo non riesce ad appoggiare il gioco sulle punte e il primo tempo va in archivio con più ammonizioni (quattro, e ne manca una ai danni di Radovanovic) che pericoli reali.
RIPRESA PIU’ VIVA – Dopo la noia dei 45 minuti iniziali, l’inizio del secondo tempo è un lusso per gli spettatori del Matusa. Dionisi scappa subito centralmente e Dainelli deve fermarlo con le cattive a ridosso dell’area, Pavlovic non sfrutta la punizione seguente. Il Frosinone produce il massimo sforzo, Bizzarri è attento su un tiro-cross velenoso di Soddimo e poi si limita ad assistere alla pessima esecuzione di Dionisi, pescato bene in area da Sammarco. L’assalto prosegue, Paganini sfoga il destro su un cross da sinistra, traversa piena. Meggiorini rileva l’impalpabile Inglese e il Chievo prova a guadagnare qualche metro, rendendosi pericoloso con un bel tiro da fuori di Radovanovic. Ma ad aiutare i ragazzi di Maran arriva il cambio di Stellone, che richiama il positivo Soddimo inserendo Carlini. Meno fantasia in campo e squadra stanca, per il Frosinone è un mix letale. I padroni di casa hanno un ultimo sussulto con Dionisi – sinistro non straordinario dal limite, Bizzarri salva in maniera goffa ma efficace – prima di capitolare nel finale. Tra il rigore di Paloschi e il timbro di Meggiorini, ben imbeccato sul filo del fuorigioco dall’attaccante scuola Milan, c’è tempo anche per un’espulsione ai danni di Pepe, nervosissimo e capace di prendere due gialli nel giro di pochi secondi: prima fallo netto ai danni di Gucher, poi manata rifilata a Rosi sotto il naso di Rocchi. Al Chievo restano i tre punti, quelli che contano davvero e che in uno scontro diretto valgono sempre doppio.
FROSINONE-CHIEVO 0-2 (0-0)
Frosinone (4-4-2): Leali 6; Rosi 6, Diakité 5, Bertoncini 6 (46′ st Longo sv), Pavlovic 6; Paganini 6, Gori 6.5 (30′ st Gucher sv), Sammarco 6, Soddimo 6 (21′ st Carlini 5.5); Ciofani 5.5, Dionisi 6. (Gomis, Zappino, Ajeti, Ciofani, Crivello, Frara, Castillo, Tonev, Verde). All.: Stellone
Chievo (4-3-1-2): Bizzarri 6.5; Cacciatore 6, Gamberini 6, Dainelli 5.5, Gobbi 6.5; Rigoni 6, Radovanovic 6 (35′ st Pinzi sv), Hetemaj 6.5; Birsa 5.5 (23′ st Pepe 4.5); Inglese 5.5 (13′ st Meggiorini 7), Paloschi 6.5. (Bressan, Seculin, Frey, Sardo, Pellissier). All.: Maran
Arbitro: Rocchi
Reti: 45′ st rig. Paloschi, 48′ st Meggiorini
Ammoniti: Diakité, Gori, Dionisi, Cacciatore, Dainelli, Rigoni, Paloschi
Espulso: Pepe per doppia ammonizione (46′ st)
Recupero: 0 e 5′
Fonte: Repubblica