Carpi, grinta e cuore. Il Milan rallenta ancora
CARPI-MILAN 0-0
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Difficile dire se si tratti di un passo indietro, certamete non è un passo in avanti. Nella ipotetica tabella del Milan per la rincorsa a un posto Champions questo pareggio non c’era. Eppure è il risultato più giusto al termine di una partita in cui il Carpi ha lottato con grande umiltà, spirito di sacrificio e coraggio. Perché se Donnarumma nel primo tempo non ci avesse messo una pezza, forse, saremo qui a parlare di un’altra partita e forse ad aprire anche un processo. Questo Milan di Mihajlovic proprio non vuole crescere intrappolato in una serie infinita di alti e bassi, in difficoltà sotto il profilo dell’identità di gioco e delle scelte sugli sviluppi della manovra. C’è da dire che il miglior rossonero è stato Niang che, insieme a Bonaventura, ha dato l’impressione di poter inventare qualcosa in ogni momento.
Ma nulla è arrivato, in fase offensiva, Bacca continua a essere poco e mal servito, perennemente in attesa dell’ultimo passaggio per attaccare la profondità con la faccia rivolta verso la porta avversaria. Il Milan fatica a costruire gioco in maniera razionale, si affida all’istinto, alla voglia di andare a recuperare palla per attaccare ma lo fa in maniera spesso disordinata come accaduto negli ultimi 7-8 minuti della partita quando la squadra si è riversata a pieno organico nella trequarti del Carpi e in pochissimo tempo ha avuto tre o quattro occasioni da gol consecutivamente ma disinnescate dalla difesa di casa e da un preciso Belec.
Resta il fatto che la squadra di Mihajlovic per tutta la partita non è riuscita a trovare la soluzione giusta per portare a casa una vittoria che sarebbe stata di vitale importanza per accorciare ulteriormente la classifica. Nulla da fare, lo 0-0, lascia i rossoneri in questa sorta di limbo, con un gap di 7 punti importante da recuperare pensando alla Champions e alle squadre che lo procedono che hanno mostato (Juve e Sassuolo su tutte) una certa continuità di rendimento.
Fonte: SkySport
