Sarri: «Se Higuain non vince il Pallone d’oro è una testa di c….»
Maurizio Sarri non ha dubbi:«Il Bologna è in un momento positivo, ha segnato 7 gol nelle ultime 4 partite. E’ la partita più difficile per il momento – dice in conferenza stampa alla vigilia del match contro gli uomini di Donadoni -. Careca ha detto che vincere a Napoli è più difficile, ma anche più bello? Lo sento ripetere da tutti quelli che sono stati qui, probabilmente ci sarà un fondo di verità. Io però non me ne sono reso conto, so solo che mi farei ammazzare per qualsiasi mia squadra, è il mio carattere».
HIGUAIN, TESTA DI C... – «Higuain? Se nel suo futuro non vince il Pallone d’oro è una testa di c…. – continua Sarri, senza mezzi termini -. Ripeto, è l’attaccante centrale più forte al mondo».
INFORTUNATI – «Mertens è rientrato in gruppo, sta abbastanza bene. Questo periodo di stop gli ha compromesso la condizione fisica, ma si muove con disinvoltura. Gabbiadini lavora ancora con i fisioterapisti per la riabilitazione dell’arto».
BOLOGNA – «Il nostro avversario è una squadra che gioca in attacco con Destro e Giaccherini, giocatori importanti e nell’orbita della Nazionale. Mi sembra che abbiano cambiato atteggiamento mentale con Donadoni, giocano con un entusiasmo e una determinazione nettamente diversa. E’ una partita pericolosa, difficilissima, ci vuole grande mentalità e grande maturità. Nell’ultima partita siamo rimasti nell’incertezza se attaccare, difendere, gestire la palla e alla fine non abbiamo fatto bene nulla di questo».
JUVE – «Pronostici non ne faccio, ma posso dire che la Juve non è assolutamente fuori dai giochi. Può vincere 10 partite di seguito e tornare in testa alla classifica facilmente».
GLI SPAGNOLI – «Callejon è determinante, non deve migliorare nulla dal punto di vista tattico. Se comincia a fare anche gol diventa un’arma letale. Albiol sta facendo benissimo ed è stato uno dei più tutelati dal punto di vista del minutaggio, visto che non ha giocato in Europa League e non è stato mai convocato dalla Spagna».
FRECCIATA A BENITEZ – Infine un riferimento alla scorsa stagione, forse per ridimensionare le aspettative nei confronti della squadra: «Il 5° posto dell’anno scorso non era poi così male, se l’allenatore che l’ha ottenuto (Benitez, ndr) ora allena il Real Madrid».
corriere dello sport