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Carlo Nesti:”La Juve si scusa per il ritardo”

E’ un insolito lunedì nebbioso, in cima alla montagna della Serie A, perché devono ancora essere giocate Napoli-Inter e Sassuolo-Fiorentina, prima di far luce sulla classifica.

Frattanto, la Juventus si scusa per il ritardo, balza dal quattordicesimo al quinto posto, e si affida alla restaurazione della difesa, imbattuta da 3 partite.

Mandzukic, sulla scia dei Charles, Bettega, Vialli e Trezeguet, comincia a far sognare in acrobazia, e Dybala entra nel 45% dei gol segnati: 6 reti e 3 assist.

“Sprofondo giallo-rosso”: il direttore sportivo Sabatini non si nasconde affatto, e usa il linguaggio dei periodi decisivi della storia, parlando di “momento drammatico”.

Dopo le “pallate” di Pallotta, contro Garcia, non si rimarginano le ferite della difesa, pensando che ai 17 gol, subiti oggi, facevano riscontro i 4 di 2 stagioni fa.

Il Milan, che si affida al 4-4-2, offre la migliore prestazione stagionale, anche se tutto va rapportato alle condizioni disastrose della Sampdoria di Montella.

Niang ricorda Henry, che nacque come esterno alto, e si trasformò in implacabile bomber, esaltandosi nel ruolo di spalla di un Bacca meno isolato dal mondo.

Il Torino, dopo la sorte avversa con Genoa, Juventus e Inter, approda alla seconda vittoria consecutiva, lancia Belotti, e aspetta da 814′ uno squillo di Quagliarella.

La Lazio, nonostante lo squarcio di sereno dell’Europa League, perde la metà delle partite giocate, 7 su 14, e Tare si ribella, davanti a 2 gol regolari annullati.

(“EDITORIALE” PER RADIO SPORTIVA)

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