IL PERSONAGGIO – Lorenzo Insigne, il patriota
Affermare che Verona – Napoli non è una partita come le altre è un eufemismo … E i motivi di questa, chiamiamola così, “unicità” sono tutto tranne che nobili, riguardano invece situazioni che con lo sport, col calcio, hanno davvero poco a che vedere. Definire, come molti ancora si ostinano a fare, “rivalità” il rapporto tra le due tifoserie (anche se sarebbe più opportuno parlare di città, regioni, mondi…) è a dir poco riduttivo, e se proviamo a dare alle cose il nome che ad esse appartiene ci rendiamo conto che il termine più appropriato per indicare il vile comportamento di taluni individui nei confronti di un popolo la cui “colpa” ( anche se per quanto ci riguarda è motivo di vanto) è quella di abitare territori ubicati nella parte meridionale dello stivale , è .. razzismo. Non è da ieri ma da anni che il napoletano si trova di fronte a situazioni a dir poco imbarazzanti e oltraggiose in stadi e in città del Nord, inclini a ogni tipo di discriminazione, tra cui quella territoriale, di cui Verona porta la bandiera … e quel “Giulietta ‘è na zoccola” con cui nei lontani anni ’80 i supporters azzurri in risposta ai soliti striscioni insensati e infamanti su Napoli e i napoletani, vollero tentare di incanalare con l’ intelligente ironia che li contraddistingue, il tutto nell’ ambito del classico sfottò, resta un capolavoro di sagacia e intelligenza che identifica e contrappone due indoli, innalzando l’ amabile spirito goliardico a dispetto della volgare inciviltà. Sarà stata poi la frustrazione per quel meraviglioso scacco matto subito, ma da “Giulietta è na zoccola“ in poi l’ ostilità nordica nei confronti del popolo partenopeo è andata, in barba al progresso civile, spirituale e sociale, crescendo … e scrivendo ignobili pagine della storia del calcio italiano, ultime in ordine di tempo quelle dei cori inneggianti al Vesuvio durante Verona – Napoli del 22 novembre scorso. Bersaglio preferito dei selvaggi, nell’ occasione sopracitata, Lorenzo Insigne, unico napoletano in campo che dal momento in cui il direttore di gara ha decretato l’ inizio del match ha dovuto sorbirsi insulti e improperi, rivolti ad egli stesso e alla sua città. Non deve essere stato facile per un ragazzo giovane mantenere la concentrazione in un clima così avverso e gelido ma il piccolo attaccante azzurro, assistito da una squadra bella e solida che con meticolosità e pazienza ha saputo creare gioco e costruire azioni importanti, ha aspettato il momento giusto per colpire e con orgoglio, rabbia e dignità ha replicato prepotentemente ai barbari, senza parole ma con i fatti, mettendo al 67’ la palla nel sacco e continuando a baciare la sua maglietta azzurra, quella del Napoli, quella di Napoli, del Vesuvio, del mare, dei vicoli … ed è stato come se in quel momento baciasse ognuno di noi suoi conterranei offesi ma riscattati e fieri. E doveva essere scritto per forza da qualche parte che lo zampino del gioiellino di Frattamaggiore doveva esserci anche 10 minuti dopo, quando Verona precipita irrimediabilmente ancora più giù, nei bassifondi della classifica perché il gol di Higuain su assist di Lorenzo mette la parola Fine ad una gara che, oltre a consacrare il team di Sarri come squadra matura e concreta, rappresenta l’ ennesimo capitolo vergognoso della storia del calcio di questa nazione. “È una grande soddisfazione segnare qui dopo le tante offese che mi vengono rivolte durante la gara … Dedico la vittoria alla mia città!” … Queste le parole dell’ attaccante azzurro a fine partita … parole piene di rabbia e fierezza… parole da vero capopolo che in quell’ arena gremita di leoni famelici si è battuto come l’ ultimo dei gladiatori a difesa della sua gente, della sua Terra, della sua dignità!!! Masaniello è tornato davvero ed è tornato nei panni del Magnifico Lorenzo … Sì! Magnifico! … Lorenzo è tornato ad essere “IL MAGNIFICO”! … Un paio di settimane fa, in occasione dell’ ennesima reazione spropositata al momento della sostituzione, lo avevamo bacchettato, e lo avevamo fatto a ragione … “Oggi per noi non sei il Magnifico!” … gli avevamo detto, perché un Campione deve esserlo a 360° e non deve mai dimenticarsi di dimostrarlo … e per essere il Magnifico devi sempre essere ciò che sei oggi, Lorenzo: fermo, risoluto, pacato, decisivo, dignitoso, appassionato, trascinatore … Un patriota che saprà e dovrà guidare la sua gente verso l’ atteso, agognato, sospirato e sognato riscatto.
Tilde Schiavone – Pianetazzurro.it