35 anni fa il Terremoto che sconvolse tutti noi che lo vivemmo
Un pensiero commosso alle vittime del terremoto Campano e Lucano che esattamente 35 anni fa sconvolse tutti noi che lo vivemmo.
Ricordo che avevo 8 anni, quella domenica il Napoli pareggiò nel pomeriggio col Bologna in trasferta 1-1 (gol di Claudio Pellegrini), tornavo da una gita con i miei alla Solfatara (fu una giornata molto calda) e tanto per cambiare stavo vedendo con mio padre la partita alla Rai, Juventus – Inter. Quella sera ero insolitamente agitato, sembrerà strano, ma chiesi a mia madre di cenare prima (wurstel fritti con sott’oli come contorno) e mi colpì l’insolito colore rosso di un cielo che sembrava annunciare l’apocalisse. Improvvisamente un colpo sordo e cristalli in frantumi, “qualche cornuto ha sparato nei vetri” esclamò mio padre, e le urla di mia madre “il terremoto, il terremoto”. Poi, corse folli, con le pantofole ai piedi, verso l’uscita del palazzo con le scale che sembravano delle fisarmoniche che emettevano suoni inquietanti. Dopo due piani e un minuto di terrore, gli enormi palazzi del Vomero ancora si baciavano follemente. Circa sessanta secondi che sembrarono un’eternità. Poi, le notti passate in auto al parcheggio dell’ospedale Monaldi, dove lavorava mio padre.
Dopo 35 anni, soprattutto in Irpinia, ancora molta povera gente aspetta una casa. Una partita che non si è mai conclusa, purtroppo proprio come quel Juventus-Inter che non finimmo di vedere…
di Vincenzo Letizia