FROSINONE – Dall’illusione di poter finalmente piazzare il primo colpo in trasferta alla paura di dover incassare un’altra sconfitta esterna, fino alla soddisfazione per un pari agguantato a un quarto d’ora dal termine in inferiorità numerica. C’è tutto questo, una gamma quasi completa di stati d’animo, per il Grifone nel 2-2 colto al ‘Matusa’ di Frosinone, che se non consente di arrivare all’agognata prima affermazione lontano da Marassi (il Genoa non vince fuori dal 23 maggio scorso) mostra comunque il carattere della truppa guidata da Gian Piero Gasperini, capace di recuperare il risultato giocando con un uomo in meno per 55 minuti. Un segnale che la squadra rossoblù sa reagire, anche se il top a livello di prestazioni e maturità è ancora da raggiungere.
QUINTA ESPULSIONE DI UN GIOCATORE PER IL GRIFONE – Non può essere solo un caso la quinta espulsione rimediata dal Genoa (rosso a De Maio al 35′), un dato su cui riflettere, visto che nessuno in serie A ha fatto peggio. E lo stesso Gasperini, che può comunque godersi una carta in più per il suo attacco come Lazovic (il migliore dei suoi), ha pagato il suo nervosismo a metà ripresa venendo allontanato dalla panchina da Calvarese su segnalazione del quarto uomo Longo. Insomma, è un Grifone che non ci sta a perdere, però forse la foga a volte va a scapito della lucidità. Dal canto suo la matricola ciociara ha ancora una volta gettato nella mischia le armi che la contraddistinguono, specialmente davanti al proprio pubblico: intensità, corsa e tanta determinazione, gli unici ingredienti che possono colmare un gap tecnico nei confronti degli avversari in questa avventura nel massimo campionato. E un pareggio, sebbene venendo raggiunti e in superiorità numerica, sere comunque a puntellare la classifica e infondere autostima in vista del proseguo della stagione.
PAVOLETTI SBLOCCA IL MATCH, BLANCHARD INVENTA IL PARI – Passano poco più di cinque minuti e il Grifone trova il vantaggio: a destra è incontenibile Lazovic che, dopo aver saltato Crivello, dal fondo serve a rimorchio Pavoletti che, da distanza ravvicinata, anticipa tutti e spinge il pallone in rete. I canarini accusano il colpo e perdono anche per infortunio Chibsah, rimpiazzato da Gori (con cui erano in ballottaggio per una maglia in mediana), ma si riorganizzano, sospinti anche dai tifosi. E’ Ciofani, al 16′, a costringere Perin a un intervento d’istinto per evitare l’1-1. Pareggio che arriva però appena dopo la mezz’ora: il difensore Blanchard (già a segno contro la Juve a Torino), da terra, inventa una rovesciata che beffa tutti, in primis un incredulo Perin, con la sfera nell’angolo opposto.
ROSSO A DE MAIO AL 35′, DIAKITE’ PORTA AVANTI IL FROSINONE – Il Genoa arretra troppo il baricentro e al 35′ resta addirittura in dieci per l’espulsione, per doppia ammonizione, di De Maio dopo un fallo su Dionisi al limite. Blanchard si incarica di calciare la punizione, respinta dalla barriera ma il doppio rimpallo si trasforma in un assist per Diakitè, che, da pochi passi, insacca il 2-1, tra le proteste (ingiustificate) dei rossoblù per una posizione di fuorigioco (Ansaldi tiene in gioco il difensore centrale ex Lazio).
RIPRESA DI MARCA ROSSOBLU’, GAKPE’ FIRMA IL 2-2 FINALE – Il Genoa rientra dagli spogliatoi con un piglio diverso, deciso a recuperare e mette alle corde l’undici di Stellone, che preferisce non cambiare nulla nell’assetto dei suoi. A metà tempo una sventola su punizione dal limite di Lazovic colpisce in pieno l’incrocio dei pali e il legno salva Leali. Però il giovane portiere del Frosinone non può nulla al 30′, quando lo scatenato Lazovic si beve sulla destra Crivello e Gori, servendo con precisione il nuovo entrato Gakpè che non deve far altro che appoggiare il pallone in rete per il 2-2 finale. Un gol che Gasperini festeggia quasi in gabbia, nella ringhiera che separa tribuna e campo, essendo stato allontanato dalla sua panchina per proteste poco prima. Durante la sosta ci sarà tempo per analizzare a fondo pregi e difetti, poi alla ripresa i rossoblù affronteranno il Sassuolo rivelazione, mentre il Frosinone sfiderà la corazzata Inter di Mancini.
FROSINONE – GENOA 2-2 (2-1)
FROSINONE (4-4-2): Leali 6; Rosi 5.5, Diakitè 7, Blanchard 7, Crivello 5; Paganini 6 (44’ st Tonev sv), Chibsah sv (10′ pt Gori 6), Gucher 6.5 (44’ st Longo sv), Soddimo 6.5; D. Ciofani 6, Dionisi 6. (1 Zappino, 23 Gomis, 4 Russo, 11 Verde, 13 M. Ciofani, 21 Sammarco, 29 Carlini, 69 Bertoncini). All.: Stellone 6.5.
GENOA (3-4-3): Perin 6.5; De Maio 4, Burdisso 6, Ansaldi 5; Figueiras 5.5, Rincon 6, Tino Costa 5 (16’ st Gakpè 6.5), Laxalt 5.5; Lazovic 7 (33’ st Tachtsidis sv), Pavoletti 6.5, Perotti 6 (39’ st Izzo sv). (23 Lamanna, 27 Ujkani, 90 Cissokho, 41 Ierardi, 16 Capel, 97 Ghiglione). All.: Gasperini 6.5.
ARBITRO: Calvarese di Teramo 5.5.
MARCATORI: nel pt 6’ Pavoletti (G), 31’ Blanchard (F), 37’ Diakitè (F); nel st 30’ Gakpè (G).
ESPULSO: al 35’ pt De Maio (G) per doppia ammonizione. Al 26’ del st allontanato Gasperini dalla panchina del Genoa per proteste.
AMMONITI: Tino Costa (G), Figueiras (G), Blanchard (F) e Burdisso (G) per gioco falloso; Dionisi (F) per proteste.
ANGOLI: 6-5 per il Frosinone.
RECUPERO: pt 2’, st 4’.
SPETTATORI: 8mila circa.
Fonte: Repubblica