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AMARCORD: Napoli-Udinese, sfida aperta!

DMF_9286 Napoli-Udinese 22/1/2015 foto De MartinoUdinese di scena al San Paolo: quella con i friulani è sempre una sfida aperta anche se il bilancio tra le due compagini parla decisamente napoletano.

Dal definitivo ritorno in, A Napoli-Udinese si è giocata otto volte: quattro vittorie azzurre, tre pareggi, un successo bianconero.

Udinese violò il San Paolo il 17 aprile 2011 (2-1) e le due reti non furono salutate da alcuna esultanza. Esse furono infatti realizzate dal futuro napoletano Inler e dall’ex Denis. Inutile, in pieno recupero, il gol di Mascara.

Esultò invece Roberto Sosa autore dello 0-1 con cui l’Udinese sbancò il San Paolo il 23 gennaio 2001, anno che vide la seconda retrocessione degli azzurri in B: il Pampa non poteva immaginare che tre anni dopo avrebbe indossato la casacca azzurra. Un altro argentino, un certo Maradona, segnò su punizione prima del pari di Galparoli. Partita, questa del 24 novembre 1985, che vide Diego espulso per un fallo di reazione.

Il Napoli-Udinese del 6 gennaio 1985 fu uno spartiacque per i colori azzurri; fu la gara che seguì il ritiro di Vietri sul Mare deciso per riordinare le idee. Fu la scelta giusta dato che quella partita finì 4-3. Queste le reti: ospiti in vantaggio con il brasiliano Edinho su rigore, pari di Maradona sempre su rigore, Napoli in vantaggio con Bertoni e 2-2 di Miano. Quindi ancora il duo argentino, Maradona su rigore e Bertoni per il 4-2 poi ridotto di una lunghezza da Billia. L’anno del primo scudetto Napoli-Udinese si giocò alla seconda giornata e finì 1-1 per la prima rete in azzurro di Rambo De Napoli vanificata dal pareggio di Ciccio Graziani e, singolare coincidenza, si giocò di nuovo alla seconda nel campionato del secondo titolo finale: 3 settembre 1989 Napoli-Udinese 1-0, gol di Renica.

Il Napoli trovò un’altra affermazione nel febbraio 2008 per 3-1 con una doppietta di Lavezzi che sembrava avere un conto aperto dato che fu sua anche una delle reti dello storico 0-5 dell’andata al Friuli. Nel settembre 2009 fu 0-0 e finì 2-2 l’anno prima con il Napoli avanti 2-0 grazie a Lavezzi e Hamsik poi raggiunto dai napoletanissimi Di Natale e Quagliarella. Il 7 ottobre 2012, 2-1 per il Napoli con le tre reti siglate nel giro di un quarto d’ora: vantaggio di Hamsik, pari di Pinzi e definitivo 2-1 di Pandev. ll 7 dicembre 2013 un rocambolesco 3-3 che lasciò non poco amaro in bocca. Prima frazione chiusa sul 2-1, doppietta di Pandev, quindi uno sfortunato autogol di Fernandez permise agli ospiti di restare in partita fino del pareggio di Fernandes con un pallonetto dalla distanza. Due pari e tutto da rifare; due reti di rapina prima Dzemaili, un minuto dopo il 2-2, quindi Basta per il definitivo 3-3 sfruttando un imperfetto disimpegno della retroguardia azzurra.

La scorsa stagione, 8 febbraio, affermazione azzurra per 3-1: vantaggio siglato all’8° da Mertens che dopo una galoppata da centrocampo ed un triangolo con Higuaìn batteva Karzenis con un preciso diagonale. Il raddoppio al 21°, tagli chirurgici di Mertens e Hamsik a centrocampo quindi palla a Gabbiadini per il colpo del 2-0.

Ma l’Udinese non era lì a guardare, prima Fernandes poi Allan, con un pregevole tiro a rientrare che si stampava sulla traversa, mettevano in allarme la difesa di Benitez. Gli ospiti dimezzavano lo svantaggio al 26° con Thereau che con un pallonetto neutralizzava un’uscita azzardata di Rafael. Il tempo si chiudeva con Widmer che aveva tra i piedi la palla del 2-2 ma calciava fuori da buona posizione. Provvidenziale al 59° un tocco maldestro di Thereau che mandava nella propria porta una punizione–cross di Mertens chiudendo lì la partita. Con De Guzman, subentrato al belga, due occasioni per portarsi sul 4-1 ma prima Karzenis poi un difetto di mira negarono il poker.

Antonio Gagliardi 

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