Come riporta Repubblica, contro il Lech Poznan gli uomini di Sousa affronteranno un altro test. Forse, per certi versi, il più difficile. Per la prima volta infatti i viola sono chiamati a giocare una partita (praticamente) da dentro o fuori. È vero, anche la sfida del San Paolo e quella contro Salah e compagni erano importanti ma, pur perdendole, restava (e i fatti lo dimostrano) tutto il tempo per recuperare. In Europa League no. Non vincere in Polonia vorrebbe dire compromettere in maniera (quasi) irrimediabile la qualificazione ai sedicesimi. Un tonfo difficile da digerire per una società che, ormai da tre anni, lotta per essere “riconoscibile” anche fuori dai propri confini. In sintesi: quella contro il Lech Poznan sarà la prima, vera, finale per la Fiorentina di Paulo Sousa.
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