Chelsea, Mou: “Non c’è nessuna rivolta. Imparare dagli altri? Difficile ai miei livelli”
La crisi del suo Chelsea, non preoccupa José Mourinho. Alla vigilia della sfida di Champions League contro la Dinamo Kiev a Stamford Bridge, l’allenatore di Setubal mostra il suo atteggiamento solito, sicuro di sé e nega che nello spogliatoio del Chelsea sia in atto una rivolta contro di lui: “Si tratta di un’accusa molto triste, perché in pratica state dicendo che uno o più giocatori sono dei disonesti”.
L’accusa ai giornalisti – Con i giornalisti lo Special One è durissimo: “E’ una questione che riguarda i miei giocatori. Se io accuso uno di voi giornalisti di essere un disonesto, voi vi arrabbiereste molto e poi, probabilmente, mi portereste in tribunale”.
Le voci di mercato – Con la crisi, sono nate anche le prime voci di mercato. Il portoghese mostra i muscoli: “Quando arrivi al mio livello è difficile imparare dagli altri, ma devi imparare da te stesso. E io lo faccio ogni giorno. Provo ad essere un allenatore migliore ogni giorno. Provo ad analizzare ogni dettaglio tutti i giorni. Ecco perché sono il good one”.
La colpa del momento nero – “Tutto dipende da una combinazione di fattori – ha aggiunto -. Alcuni di questi non posso e nemmeno voglio toccarli. Però li conosco. E quanto al resto io per i miei giocatori faccio tutto e non cambierò il mio modo di fare. E poi io li vedo che in allenamento danno sempre il meglio”. Ma come andrà in Champions? “Penso che il Chelsea finirà primo nel girone – risponde -. Altrimenti finiremo secondi, ma sono assolutamente convinto che ci qualificheremo. E l’obiettivo di domani non è vincere a tutti i costi ma non perdere”.
Testa al passato – “Nel 2004 dopo aver vinto la Champions con il Porto, dissi che durante la mia carriera di allenatore un giorno sarebbero arrivati anche i cattivi risultati e li avrei affrontati la stessa onestà e dignità con cui stavo affrontando quei momenti. Sono 11 anni che si aspettava questo momento. C’è voluto tempo, ma in questo momento sono stabile e forte per affrontare questa situazione”.
Terry: “Al 100% con José” – Ci mette la faccia anche il capitano John Terry: “I giocatori sono con l’allenatore. Io e i miei compagni – ha assicurato . possiamo dire di non aver giocato abbastanzabene. Ci dispiace per le ultime partite ma sono sicuro che i risultati arriveranno presto. Dobbiamo fare meglio come collettivo. E’ ridicolo pensare che un giocatore possa giocare per perdere, non ho mai sentito questo nella mia carriera”.
Fonte: Sky