AMARCORD – CHIEVO-NAPOLI 1,2 fisso
Chievo-Napoli è una sfida che non conosce il segno “X”; giunta alla sua decima edizione non ha mai visto le due compagini dividersi la posta. Le prime due sfide si sono giocate in B e sono state due vittorie del Napoli: 2-0 nel novembre ’98 con le reti di Turrini e Scapolo e 2-1 l’anno dopo (Stellone, Lucenti, Franceschini).
Il club gialloblù rappresenta un quartiere di Verona eppure è stabilmente nella massima serie dal 2001, tranne un anno di B nella stagione 2007-08. Si è parlato di “miracolo-Chievo” anche per indicare una società gestita con oculatezza e lungimiranza tanto da essere additata ad esempio da seguire.
Al timone c’è sempre il presidente Campedelli soprannominato “Harry Potter” un po’ per la sua espressione da ragazzino, un po’ perché in effetti aveva realizzato davvero un piccolo miracolo se si considerano il punteggio pieno dopo le prime due giornate del primo campionato di A che culminò con la qualificazione UEFA e la partecipazione ai preliminari Champion’s League del 2006 questa ottenuta, va detto, anche per la penalizzazione di Juventus, Lazio e Fiorentina in seguito alle vicende di Calciopoli.
In Serie A le cose per il Napoli sono andate meno bene: il primo incontro si giocò il 18 gennaio 2009 e vide la vittoria dei gialloblù per 2-1 (doppietta di Marcolini e rete di Lavezzi). Nel maggio 2010 stesso risultato per una vittoria partenopea di matrice tutta argentina: Denis ed il Pocho, rete dei locali di Granoche.
Nel febbraio 2011 secca imposizione del Chievo per 2-0 grazie a Moscardelli e Sardo. Ancora Moscardelli autore della rete che permise al Chievo di stendere gli azzurri il 21 settembre 2011. Fu una vera doccia fredda perché interruppe, alla quarta giornata, un filotto di tre successi (6-1 al Genoa, 3-1 a Cesena, 3-1 al San Paolo contro il Milan, tripletta di Cavani). Nel marzo 2013 un’altra vittoria del Chievo, 2-0, Dramé e Thereau per un successo messo in cassaforte già nel primo tempo.
Non così nel settembre 2013, seconda giornata di campionato, quando gli azzurri sbancarono il Bentegodi 2-4. Due volte in vantaggio Hamsik e Callejòn e due volte raggiunti, doppietta Paloschi, prima di prendere definitivamente il largo ancora con Marekiaro e Higuaìn.
Anche l’ultimo incontro, 1 febbraio 2015, è stato vinto dal Napoli. Squadre in gol grazie a due autoreti abbastanza simili nella loro dinamica: uscita avventata del portiere la palla carambola sul difensore e finisce in rete. È successo a Cesar per il vantaggio del Napoli al 18° ha ricambiato la cortesia Britos sette minuti dopo dando il pari ai padroni di casa.
Il definitivo 2-1 nella ripresa al 62° siglato dal fresco arrivato Gabbiadini, suo primo gol in maglia azzurra; l’ex sampdoriano, ottimamente imbeccato da Strinic, si girava in area e trovava l’angolo alla destra del portiere Bizzarri.
Antonio Gagliardi