Juventus, Allegri: ”Con l’Inter non è decisiva, l’obiettivo è esserci a marzo”
TORINO – “Inter-Juve non è assolutamente una partita da dentro o fuori”. Alla vigilia del derby d’Italia, Massimiliano Allegri toglie pressione alla sua squadra, che in caso di ko scivolerebbe a -11 dai nerazzurri, una distanza probabilmente incolmabile. “Domani ci attende una gara importante ma non decisiva. Siamo indietro in classifica, ma una vittoria non cambierebbe il nostro tipo di cammino. Piuttosto ci serve continuità di risultati. Siamo realisti, dobbiamo essere in lotta per lo scudetto a marzo”. Il tecnico bianconero, al solito molto sereno, azzera anche l’eventuale paura che può incutere l’avversario: “Non dobbiamo avere nessun timore dell’Inter, soltanto rispetto per una squadra allestita per vincere il campionato. Giocheremo davanti a 70-80 mila spettatori, più i telespettatori di tutto il mondo: ottimi stimoli per dare vita ad una bella partita a livello tecnico”. Detto questo, la Juve non nasconde di fare la corsa proprio sull’Inter, la rivale più temibile in ottica scudetto: “Secondo Garcia e Mancini siamo sempre noi i favoriti? Garcia dice il contrario di quello che sosteneva l’anno scorso, mentre Mancini cerca di togliere pressione alla sua Inter, che è la squadra più accreditata per il tricolore, seguita da Roma, Napoli, Milan e Juve. Quanto alla Fiorentina capolista, credo sia in corsa per i primi posti ma non per la vittoria finale”.
A proposito di graduatorie, Allegri si ostina a mettere la Champions League davanti al campionato: “Al Meazza ci attende una partita importante ma la sfida di mercoledì contro Borussia Mönchengladbach sarà probabilmente decisiva per il passaggio agli ottavi, il nostro primo obiettivo stagionale”. Di fatto però a Milano si vedrà una Juve imbottita di titolari, alcuni dei quali tireranno il fiato proprio mercoledì. In questo senso, dopo tante vigilie vissute in piena emergenza, Allegri scopre quanto sia bello l’imbarazzo della scelta: “Volete la formazione? Questa volta no, perché non la so nemmeno io… Devo valutare bene la condizione dei nazionali viagggiatori e di chi ha recuperato dagli infortuni. Domani ho quasi tutti i giocatori a disposizione (gli unici out sono Lichtsteiner, Caceres e Rubinho; ndr), ma tra di loro c’è un certo dislivello di condizione fisica. Marchisio, ad esempio, sta bene, domani rientrerà, ma nelle gambe ha soltanto 40 minuti disputati contro il Chievo”.
Si va verso la conferma del 3-5-2 che ha superato il Siviglia e il Bologna, ma con il “Principino” in regia, scortato da Khedira e il recuperato Pogba. “Paul aveva una semplice distorsione alla caviglia, niente di ché”. In difesa verrà confermato il blocco azzurro, con Barzagli, Bonucci e Chiellini a protezione di Buffon. “Dobbiamo prendere meno gol – ammonisce Allegri -. Ne abbiamo subiti troppi, in rapporto alle occasioni create dai nostri avversari”. L’unico dubbio è in attacco, con Morata, Mandzukic e Zaza in lotta per fare coppia con Dybala. “Alvaro ieri ha fatto gran parte dell’allenamento con la squadra, oggi vedremo come sta. Anche Mario verrà convocato, ma devo ancora decidere se scenderà in campo”. L’inedita disponibilità di giocatori è un’ottima notizia in vista dell’imminente tour de force: “Ci attende un mese importante – prosegue Allegri -, con una partita ogni tre giorni e molto tempo per stare insieme. Posso sicuramente affermare che avere tutti i giocatori a disposizione mi aiuterà molto, anche a creare maggiore concorrenza all’interno della squadra. Non solo: così potrò far rifiatare chi ha giocato di più, a partire dai Nazionali che da agosto non hanno ancora fatto un giorno di riposo”.
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