Fiorentina, Sousa senza paura: ”A Napoli per tenerci il primo posto”
FIRENZE – Nessuna ricetta, bacchetta magica o invenzione dell’ultim’ora. Per continuare a sognare e battere il Napoli, Paulo Sousa ha soltanto una soluzione: dominare la gara tatticamente, mantenendo il possesso palla. “Dovremo essere padroni del gioco – dichiara in sala stampa – giocando da protagonisti”. E’ questo il trucco svelato dal tecnico portoghese a poche ore dalla sfida clou dell’ottava giornata. La Fiorentina si presenta al San Paolo da capolista, dopo due settimane passate tra impegni dei nazionali e lavoro al centro sportivo per chi, invece, è rimasto a Firenze. E già questo è motivo di riflessione per Sousa: “Abbiamo lavorato con i giocatori che sono rimasti qui, puntando sull’intensità. Tante volte fermarsi è importante: però quando hai la possibilità di dare tempo al lavoro, non quando ti manca la linea difensiva per esempio. L’interazione tra giocatori dello stesso reparto è stata impossibile: abbiamo per questo lavorato su altri aspetti, mantenendo un’intensità mentale adeguata. Partono in vantaggio coloro che hanno lavorato di più qui”. Un chiaro messaggio in vista della formazione di domani? Chissà, il portoghese ha spesso stravolto tutte le previsioni a poche ore dal match.
“ESSERE PRIMI NON E’ UN PESO” – Al di là della condizione fisica, comunque buona anche di chi ha disputato gare con le nazionali, che Napoli si aspetta il tecnico viola? “Per me è un piacere essere in Italia e competere contro colleghi di altissimo livello. Mi dà la possibilità di migliorare e il Napoli ha una qualità di gioco altissima. Troviamo una squadra molto in forma e di conseguenza abbiamo la possibilità di continuare a crescere. Più che un settore specifico, per vincere questa partita dovremo essere padroni del gioco. Dobbiamo essere protagonisti. Questo deciderà il risultato”. E’ un peso giocare da capolista? “Essere primi non porta a problemi o responsabilità. Il Napoli ha un organico superiore, però dobbiamo riconoscere le nostre capacità senza porci limiti. Per competere contro queste squadre dobbiamo andare oltre i nostri limiti, e credo che la nostra qualità ce lo può permettere”. E Kalinic come sta? “Ha preso una botta con la Croazia ma insieme ai medici abbiamo verificato che non sarà un problema”. E Giuseppe Rossi, ha qualche chances domani? “Sta bene e sta continuando a lavorare. In queste settimane ho visto un profumo delle sue potenzialità, del suo talento. E sono sicuro che tornerà ai suoi massimi livelli: questo è un bene sia per noi che per la nazionale”.
KALINIC IN VANTAGGIO SU BABACAR – Dicono che il Napoli abbia maggiori individualità di spessore, mentre la Fiorentina punti soprattutto sul gruppo. Ma come si convince l’organico a puntare così in alto? “Se tu non sei convinto di quello che fai, rimani a metà strada. E la chiarezza di idee credo sia importante. Dobbiamo sostenere la creatività del singolo, dove si può esprimere al massimo livello. Lavorare nell’individuale per convincersi, non soltanto a parole, e poi sperimentare: le vittorie portano fiducia”. E maturità, giusto? “La maturità si dimostra in tutte le partite. Poi è una questione culturale: non è perché siamo primi che possiamo essere già pronti. Il processo non è solo interno e ci stiamo lavorando: essere primi ci deve dare la gioia che vincere ci rende felici”. Infine una battuta sui tifosi, che sosterranno i viola in mille al San Paolo: “Dico grazie a chi è venuto e a chi non può. A chi lavora e a chi ha problemi economici. Non penso soltanto a chiedere, dobbiamo anche dare. Nelle partite sentiamo molto l’importanza dei nostri tifosi: domani ci saranno tantissimi sostenitori avversari ma dobbiamo avere l’orgoglio di farci sentire anche nello stadio del Napoli”. Pensando alla probabile formazione, Sousa potrebbe puntare sul 3-4-2-1 con Tatarusanu tra i pali, la linea difensiva formata da Gonzalo, Astori e Tomovic. A centrocampo Badelj e Vecino (ballottaggio con Suarez) davanti alla difesa, Blaszczykowski a destra, Alonso a sinistra e la coppia Ilicic – Borja Valero dietro la punta Kalinic (in vantaggio su Babacar). Ma le sorprese sono dietro l’angolo. Sousa lo sa bene.
Fonte: Repubblica