Questione di opportunità. Sinisa Mihajlovic sceglierà uomini e numeri del suo Milan anti Torino non appena il quadro clinico sarà completo e non appena i 12 nazionali saranno tutti rientrati alla base. Per il momento semplici ipotesi. L’unica certezze è che Sinisa cambierà sistema di gioco.
Se sarà 4-4-2 o 4-3-3 dipenderà soprattutto da Mario Balotelli che a Torino comunque non sarà titolare. Ma se dovesse recuperare – anche in extremis – convincerebbe Mihajlovic a non rinunciare alle due punte dal primo minuto (proprio come vuole Berlusconi). Ed in quel caso sarebbe 442 con 2 attaccanti in campo e uno pronto a subentrare.
Se invece Mario non ce la dovesse fare, con la contemporanea assenza di Niang e Menez, il serbo sarebbe quasi obbligato a tenere uno tra Bacca e Luiz Adriano (le uniche punte disponibili) inizialmente fuori e optare per il 4-3-3.
Ecco che il Milan cambia, o meglio lo farà. Nella forma e dovrà farlo anche nella sostanza. Perché sarà 4-4-2, sarà 4-3-3, la difesa avrà maggiori compiti di copertura. Anzi l’idea è quella di tenere dietro una linea a 4 bloccata, per stoppare l’ondata di gol subiti da inizio stagione (13 in 7 gare). Difesa bloccata e di conseguenza maggiore libertà offensiva per gli esterni del centrocampo se sarà 4-4-2, o le mezzali e gli esterni d’attacco se sarà 4-3-3.
Insomma Cerci, che a meno di sorprese, sarà titolare sabati sera avrà il compito (poco semplice) di tornare ad essere Cerci. In quello stadio, contro quei tifosi e vicino a quei colori che sembravano solo 16 mesi fa, averlo lanciato verso grandi obiettivi. 16 mesi dopo torna a casa reduce da qualche fallimento inaspettata e qualche delusione di troppo. Ma con ancora una grande chance. Che stavolta non potrà permettersi di sprecare.
Fonte: SkySport