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Lazio-Frosinone 2-0, Keita lancia i biancocelesti

ROMA – Lo “spaccapartite” colpisce ancora. Keita Balde Diao dimostra di dare il meglio di sé quando entra in campo a gara in corso, lo spagnolo stavolta deve risolvere in prima persona la pratica Frosinone, dopo aver già cambiato il match in casa del Verona. Un destro da giocatore di biliardo, palla che accarezza il palo, Leali che si allunga ma non riesce a negare la sesta vittoria casalinga in altrettante sfide giocate all’Olimpico in stagione dalla Lazio di Stefano Pioli. Tre punti sofferti, perché i ciociari dimenticano un primo tempo in ombra con una ripresa che trasuda personalità e sfiorano addirittura il colpo grosso, con Blanchard che dopo lo scalpo della Juventus deve accontentarsi della traversa. Ma la squadra di Roberto Stellone ha un’identità, fattore non da sottovalutare in chiave salvezza.

IL FINALE DECISIVO – I biancocelesti intascano volentieri il 2-0 finale, blindato da un gol di Djordjevic con il Frosinone in totale proiezione offensiva. Ma la contesa l’aveva risolta Keita a 10 giri dalla fine. Cataldi pesca proprio il centravanti serbo nel cuore dell’area di rigore, sponda appena accennata per lo spagnolo che in una frazione di secondo stoppa palla e spara in diagonale, prima di volare sotto la Nord e di beccarsi il giallo per essersi tolto la maglia. Un gol, quello del 14 laziale, che avrebbe stordito chiunque ma non il leonino Frosinone visto all’Olimpico. Un altro assolo di Keita obbliga Leali all’intervento ma altrettanto fa Chibsah sul fronte opposto, trovando la pronta reazione in tuffo di un Berisha chiamato in causa da un durissimo colpo inferto da Paganini a Marchetti: il confusionario arbitro odierno, il pugliese Di Bello, non aveva rilevato neanche la carica al portiere. I minuti conclusivi sono tutti biancocelesti: Leali è strepitoso su Parolo ma deve arrendersi nel quarto minuto di recupero. Frosinone tutto avanti per una punizione da centrocampo, battuta proprio dal portiere: la Lazio riconquista palla e scappa in 3 contro 1, Keita per il pigro pallonetto di Felipe Anderson, Leali ci mette una pezza ma sul destro al volo di Djordjevic si rassegna ai titoli di coda.

PRIMO TEMPO BIANCOCELESTE – Il Frosinone sbanda pericolosamente a inizio gara, il 4-4-2 di Stellone non sembra coprire particolarmente bene le distanze tra le due linee: Lulic e Felipe Anderson si rendono pericolosi in zona-gol partendo da dietro, nel primo caso il bosniaco spara alto, nel secondo il brasiliano impegna Leali, costretto a rifugiarsi in angolo. Dalla bandierina Kishna, preferito a Keita e a un Candreva evidentemente ancora non al meglio, pennella per la testa di Gentiletti, che si divora il vantaggio da due passi. Al 13′ Marchetti va ko ma rimane in campo per altri 25 minuti, pur con un vistosissimo cerotto posizionato sotto lo zigomo. Leali dice no a Djordjevic su imbeccata di Lulic, Pioli cambia corsia a Felipe Anderson e Kishna. L’olandese stringe da destra e calcia di punta in controtempo col prediletto mancino al 35′, fuori di un soffio. Dentro Berisha al 38′, Marchetti corre negli spogliatoi chiedendo allo staff di intervenire: vista offuscata per il portierone biancoceleste.

SECONDO TEMPO OSPITE – Quando la sfida riparte, il Frosinone è un’altra squadra. Dionisi semina Hoedt sulla destra, diagonale deviato da Berisha e corner protetto provvidenzialmente da Basta, che nega a Soddimo il tap-in a porta spalancata. L’Olimpico si infiamma quando il Frosinone scappa in contropiede con Basta a terra, dolorante per un colpo alla spalla che lo costringe a uscire: la Lazio, in situazione analoga, aveva messo a lato il pallone. Konko subentra al serbo, Keita rileva Kishna. Padroni di casa in rottura prolungata, Soddimo spara col destro e trova una respinta sontuosa di Berisha, sul corner seguente Konko si perde Blanchard, traversa piena. La squadra di Pioli riparte in contropiede, Leali combina un mezzo disastro sul cross rasoterra di Felipe Anderson, Parolo va in tap-in a colpo sicuro ma Rosi si manifesta sulla linea e salva i suoi. Con i cambi già esauriti, Lulic accusa un problema muscolare e rimane in campo per onor di firma, riuscendo però a negare a Dionisi una comoda conclusione al 31′. Si entra così nell’ultimo quarto d’ora, nella zona-Keita. Ci pensa lo spaccapartite, la Lazio vola a una sola distanza dall’Inter.

LAZIO-FROSINONE 2-0 (0-0)
Lazio (4-3-3): Marchetti 6 (38′ pt Berisha 7); Basta 6 (17′ st Konko 6), Hoedt 5.5, Gentiletti 6, Lulic 6.5; Cataldi 5.5, Biglia 6.5, Parolo 6; Anderson 6, Djordjevic 6.5, Kishna 5.5 (16′ st Keita 7.5). (Braafheid, Patric, Radu, Candreva, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison, Onazi, Matri). All.: Pioli
Frosinone (4-4-2): Leali 7; Rosi 7, Bertoncini 6, Blanchard 6.5, Pavlovic 6.5 (41′ st Castillo sv); Paganini 6 (30′ st Tonev sv), Gucher 6, Chibsah 6, Soddimo 6.5 (40′ st Verde); Dionisi 6.5, Ciofani 5.5. (Gomis, Zappino, Ciofani, Crivello, Russo, Frara, Gori, Sammarco, Carlini). All.: Stellone
Arbitro: Di Bello
Reti: 35′ st Keita, 49′ st Djordjevic
Ammoniti: Dionisi, Biglia, Keita, Anderson
Recupero: 4′ e 5′

Fonte: Repubblica

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