Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva alle pagine de Il Mattino ritornando sull’argomento San Paolo.
“Se il presidente di una società avesse fatto una proposta tramite atti ufficiali all’amministrazione e quest’ultima avesse trovato insoddisfacente questa proposta, lo avrebbe fatto sapere tramite la radio, o qualche frase in tv? – riporta IamNaples.it – Sarebbe mai accaduta una cosa del genere a Milano o Torino? Il nostro progetto prevedeva 30 punti per la ristrutturazione del San Paolo e non solo. Era prevista anche la riqualificazione di Piazzale Tecchio. Perchè De Magistris non solo non si era opposto al momento della proposta, ma anzi, era anche d’accordo su ciò che gli stavo facendo vedere? Ha contestato i 20 milioni che avrei voluto investire di tasca mia. Perchè mi chiedo io. Sono troppo pochi? Ma per cosa? Per ciò che ho proposto o per qualcosa in futuro? Quella cifra riguardava solo la prima fase, successivamente ci saremmo occupati dei prossimi interventi se necessari. Anzichè fare polemica, perchè non si chiede come mai gli stranieri non vogliono investire? A Palazzo San Giacomo ce l’hanno un piano B? Il Napoli fa le cose serie. Al San Paolo una sola cosa è sotto la nostra responsabilità, il terreno di gioco, giudicato come il migliore della serie A dall’agronomo della Lega Calcio. Quando operiamo noi, lo facciamo nel migliore dei modi. Si offeso perchè ho definito il San Paolo un cesso? Ci ha vinto lo scudetto Maradona? Si, ma 25 anni fa, poi l’impianto è stato abbandonato, nessuna amministrazione esclusa. Il Sindaco personalmente mi sta simpatico, ma ogni qual volta che facciamo un passo avanti, poi ne facciamo due indietro”.