MILANO – E’ trascorso un anno da quando l’ex ds del Parma, Pietro Leonardi, annunciò che Jonathan Biabiany sarebbe stato costretto a lasciare momentaneamente i campi da gioco a causa di un’aritmia cardiaca. Mesi di cure ed esami, poi il 20 maggio il primo passo verso il rientro: il centrocampista supera, infatti, le visite mediche necessarie per ottenere il via libera al ritorno all’attività agonistica. A inizio giugno il via libera definitivo: a Boston Biabiany ottiene un ulteriore via libera. Ed eccolo di nuovo l’Inter dopo il Parma e un trasferimento sfumato al Milan: “Sono felice di essere tornato, sono cresciuto qui ed è come tornare a casa. Ho sempre ringraziato l’Inter e le persone che lavorano qui per il mio ritorno. Abbandonare? Sì, ci ho pensato. La vita sarebbe andata avanti comunque”, racconta il nerazzurro aggiungendo: “Dopo quanto accaduto sono diventato più paziente, non credevo di tornare così presto. Essere subito a disposizione di Mancini mi soddisfa. La Fiorentina? Ormai è il passato”.
Sei possibile titolare, in un 3-4-3 puoi fare la fascia?
“Non so se debutterò, ma sono a disposizione. Sulla fascia ho giocato anche a Parma, poi sono abituato a cambiare. I 90’ nelle gambe non so se li ho già”.
In cosa è diventato più forte dopo quanto accaduto?
“Ho imparato a essere paziente, penso di essere diventato più forte grazie anche alla mia famiglia che mi è stata vicina. Così è passata anche velocemente”.
Fai il tifo per i cambi di sistema di gioco?
“Non ho problema con i moduli, so giocare in tanti ruoli”.
Cosa le sta dicendo Mancini? Che rapporto ha con lui?
“Mi parla molto, mi dice di farmi trovare pronto, sono qui per dare una mano”.
Ha un obiettivo personale?
“Tornare prima possibile in campo ed è successo. Poi, un obiettivo di squadra, arrivare più in alto possibile”.
Cosa vi siete detti dopo la Fiorentina?
“Non è stata una bella partita, anche per gli episodi, ma ci sono ancora tanti punti, a Genova altri 3. Ora è passata”.
Scudetto?
“Ancora è presto, sono solo 6 partite. Bisogna essere sempre concentrati e dare il massimo a ogni partita”.
L’anno scorso a Parma si è sentito abbandonato tra i problemi cardiaci e della società?
“Io scherzavo con mia moglie, si parlava meno del mio caso e ho potuto curarmi senza pressioni addosso. Per il Parma mi spiace, lo porto sempre nel cuore ed è finita in modo brutto”.
Ha mai pensato di lasciare il calcio?
“Aspettando di poter tornare ovviamente è venuto anche questo pensiero. Non si sa mai cosa può succedere. Ma ora sono qui e sono contento, se avessi smesso la vita sarebbe andata avanti comunque”.
Cosa si sente di dire a Lichtsteiner che sta vivendo una situazione simile alla sua?
“Spero non sia nulla di grave, gli faccio gli auguri per un ritorno il prima possibile. Ora serve riposo e con l’aiuto della sua famiglia si riprenderà”.
Che differenze o similitudini ci sono con l’Inter post-Triplete?
“E’ cambiato tutto, giocatori, staff, sono trascorsi 5 anni. Ma il gruppo è forte, è tornato un mister che ha vinto molto qui e speriamo con lui di tornare a vincere”.
Che emozione ha provato ad entrare contro il Verona?
“Sono stato molto contento di poter tornare dopo un anno, in quel momento non ho pensato ad altro, solo a fare ciò che mi hanno chiesto. Alla fine mi sono reso conto dell’emozione, di essere tornato a giocare con la squadra con cui ho esordito”.
Domenica potrebbe ritrovare Cassano. Che compagno è stato per lei?
“Ho conosciuto un Cassano diverso da quello che appariva all’esterno. Con noi a Parma si è comportato bene, ha avuto i suoi periodi di incazzatura. Sono cresciuto anche grazie ai suoi consigli, lui voleva tornare alla Samp e oggi sarà contento. Gli faccio un in bocca al lupo per domenica ma dobbiamo vincere noi”.
DIFESA A 3 POSSBILE, JOVETIC RISPONDE AL MONTENEGRO – Per la sfida contro la Sampdoria la difesa a tre resta una possibilità, non è da escludere che – come già accaduto prima di altre partite – Roberto Mancini faccia pretattica per dare alcun vantaggio agli avversari. Intanto, Stevan Jovetic risponderà alla convocazione del Montenegro per le partite contro Austria e Russia. Il nerazzurro – in accordo con l’Inter – oggi si è fatto visitare da uno specialista di fiducia, che ha confermato la diagnosi fatta dallo staff medico interista. Dunque, niente Sampdoria per il montenegrino, che dovrebbe riprendere ad allenarsi martedì con la sua nazionale e probabilmente giocare la seconda gara con la maglia del suo Paese.
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- Protagonisti:
- jonathan biabiany
Fonte: Repubblica