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A segno Insigne junior ma non basta: Avellino ko

roberto insigne avellinoBello e inconcludente, l’Avellino si arrende anche a Bari dopo novanta minuti giocati con grande autorevolezza ma senza riuscire a chiudere la partita nel momento decisivo. Tre trasferte, tre sconfitte: la squadra di Tesser resta inchiodata in classifica a quota 4, in piena zona play out. Si torna a casa ancora una volta a mani vuote, sulle spalle un ko (2-1) che ha il sapore di una beffa, che fa arrabbiare i mille tifosi irpini sbarcati al San Nicola. Eppure c’era stato uno show di Insigne junior nel primo tempo che aveva illuso gli irpini. Dopo le magie di Lorenzo contro la Juventus, il fratellino Roberto ha risposto a Bari guidando la rimonta dell’Avellino dopo il gol subìto in avvio. Il piccolo Insigne non solo ha trovato la rete del pari momentaneo ma ha anche ispirato le azioni d’attacco più pericolose. Poi, nella ripresa si è spento anche lui. Anche stavolta la coppia d’attacco titolare, Tavano-Trotta, è rimasta a secco. E nemmeno è servito nel finale l’inserimento del belga Mokulu. All’Avellino mancano maledettamente i gol del bomber Castaldo, che resterà ancora bloccato dalla squalifica fino alla fine di novembre per i fondi in nero intascati quando giocava con la Nocerina. Partita terribile in avvio, con i padroni di casa passati in vantaggio dopo solo 12 minuti grazie ad una stoccata di Defendi, favorito da un errore di Zito in difesa. Per giunta per l’Avellino era stata una vigilia movimentata: nella notte sconosciuti avevano fatto esplodere due piccole bombe carta davanti all’albergo di Palese che ospitava la squadra biancoverde, un terzo ordigno non è esploso. Non si sono, comunque, registrati danni o feriti. Sull’episodio hanno avviato le indagini gli agenti della Digos di Bari, visionando anche le riprese del sistema di video-sorveglianza. Novanta minuti, dunque, ad alta tensione, con lo stadio San Nicola blindato anche per i precedenti tra le due tifoserie, con screzi e tensioni in passato persino tra i calciatori in campo (tipo il morso dell’ex avellinese Comi al barese De Luca). L’allenatore irpino Tesser ha avuto il coraggio di cambiare modulo, passando al 3-5-2 con l’inserimento di Chiosa in difesa e Giron a centrocampo. Una volta raddrizzata la partita con il pari di Insigne, l’Avellino non è stato capace di trovare la zampata decisiva: tante le occasioni sprecate da Tavano e Trotta, anche il palo ha negato il gol del vantaggio a Giron. Un episodio sfortunato, ma non basta imprecare alla sfortuna: nella ripresa una disattenzione difensiva è stata fatale. E il barese De Luca ha punito una squadra spavalda, ma forse ancora troppo ingenua.
Bari-Avellino 2-1 (12’ pt Defendi, 27’ pt Insigne, 23’ st De Luca)

La Repubblica

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