PIANETA CALCIO

Roma bella e tosta: 5 gol al Carpi, Garcia fa festa

ROMA-CARPI 5-1
24′ Manolas (R), 28′ Pjanic (R), 31′ Gervinho (R), 34′ Borriello (C), 51′ Salah (R), 68′ Digne (R)


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Eccola, la Roma che Garcia aspettava di vedere. Ma soprattutto ecco la Roma che tutti indicavano come la vera rivale della Juventus per lo scudetto a inizio campionato. Cinque gol, Carpi – onestamente poca roba, questa sera – demolito, tutti i reparti in gol al termine di azioni spesso spettacolari e in verticale. La rincorsa alla vetta ricomincia da qui, da questo 5-1 alla banda Castori che lascia il ricordo di una squadra tosta e che fa di tutto fino all’ultimo minuto per trovare il gol, nonostante il risultato fosse al sicuro già dopo il thè caldo e non sia mai stato in discussione. Dall’altra parte c’è il Carpi, che dopo la piccola impresa con cui ha lasciato all’asciutto l’attacco del Napoli, prende la seconda cinquina in questo campionato, dopo l’esordio choc in A contro la Samp.

3 gol in 7′ – L’avvio della Roma è da squadra che vuole subito mettere le cose in chiaro: prende possesso del campo e fa girare la palla al confine dell’area del Carpi per tutto il primo quarto d’ora, con Salah e Gervinho che puntano i loro avversari e cercano le accelerazioni giuste per sfondare sulle fasce, alla ricerca della manovra avvolgente espressamente richiesta da Garcia. Le barricate ospiti, spezzate solo dalla grandissima occasione costruita e sprecata dall’ex-Borriello (bravo De Sanctis a deviare), cedono tutto d’un tratto. La prima picconata la dà Manolas, che al 24° si riscatta dopo l’autorete contro la Sampdoria. Sugli sviluppi di un corner, Digne conclude da fuori area e il greco, che si trova sulla traiettoria sbilenca, è lesto ad arpionare e girare in rete il pallone. Il raddoppio è immediato, al 28°, quando il Carpi regala una punizione dal limite allo specialista Pjanic. Come un rigore, per il bosniaco, e 2-0. Al 31° i gol diventano tre, con Gervinho (che non segnava da 16 partite) che si fa trovare pronto per il tap-in dopo la conclusione di Maicon respinta malamente da Brkic. Partita chiusa? Non se nella tua area si aggira Borriello che infatti alla seconda palla buona non sbaglia, anticipando in tuffo De Rossi su cross teso dalla sinistra.

Totti ko dopo 5′ – Dopo l’intervallo c’è spazio anche per Totti al posto di Dzeko, mentre Castori passa dal 3-5-2 (spesso trasformato in un timido 5-3-2 a causa dell’assedio romanista) al 4-3-3, sostituendo Romagnoli con l’esterno d’attacco Di Gaudio. La musica non cambia e dopo 5’ il Carpi regala un altro gol ai giallorossi: palla persa malamente e Totti-Salah lanciati in campo aperto verso Brkic. Il capitano, forse un po’ egoista, cerca il gol personale, il portiere si oppone e l’ultimo tocco, il più facile, è quello dell’egiziano, al terzo gol consecutivo (impresa già riuscitagli l’anno scorso con la Fiorentina). Nell’occasione Totti si procura anche un infortunio muscolare e di fatto la sua partita dura 5’ (al suo posto Iturbe). Al 68° c’è gloria anche per Digne, al primo gol in A (nonché decimo giallorosso in gol dopo appena 6 giornate), che di testa chiude sul secondo palo un’azione avviata sulla destra dall’altro terzino, Maicon.

Castori salta? – La Roma continua a premere sulla tavoletta, in particolare con il suo re della velocità, quel Gervinho che alla mezz’ora si inventa due accelerazioni in stile “coltello caldo nel burro”: palo nel primo caso, assist non raccolto dai compagni nel secondo. Si cambia area e Di Gaudio si guadagna un rigore (spinta di Maicon): batte Matos e De Sanctis para, superandosi poi sul secondo tentativo dell’attaccante brasiliano. Sui cori per il portiere giallorosso, nuovamente applaudito dai suoi tifosi dopo i fischi del ritiro estivo, si spegne pian piano la gara. Il Carpi, in attesa di vedere se Castori è già in bilico, si consola guardandosi alle spalle e sapendo di aver già affrontato Inter, Fiorentina, Napoli e Roma. Garcia, dalla sua, vola a -4 dall’Inter attesa domani sera dallo scontro al vertice con la Fiorentina.

Fonte: SkySport

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