Elkann bacchetta la Juve: ”Serve più determinazione”. Allegri perde anche Lichtsteiner
TORINO – Cinque, cinque, cinque. No, non è l’improbabile modulo che rese celebre Oronzo Canà, l’allenatore nel pallone. Sono i punti, i gol fatti e i gol subiti dalla Juventus dopo cinque giornate di campionato: un avvio di stagione senza precedenti. Un ruolino di marcia da retrocessione, altro che pokerissimo tricolore. Nel day after il pareggio-shock contro il Frosinone, l’ennesimo passo falso nell’ex fortino inespugnabile che fu lo Stadium, i bianconeri si sforzano di non pensare all’Inter in fuga a +10.
JOHN ELKANN CHIEDE “PIÙ DETERMINAZIONE E CONCENTRAZIONE” – “Mi auguro che la Juventus riesca ad affrontare squadre come il Frosinone con la stessa determinazione vista in casa del Manchester City”, dice John Elkann a margine delle commemorazioni all’Aci del suo bisnonno Filippo Caracciolo di Castagneto. Mancano punti, ma sembra mancare soprattutto l’anima, quel tremendismo degli anni passati di cui Tevez e Vidal erano portatori sanissimi. Il presidente di Fca punta il dito contro l’atteggiamento troppo leggero dei bianconeri, pessimi nella gestione dei minuti finali: “La Juve sta crescendo come collettivo – aggiunge Elkann -. Ha dimostrato di essere una grande squadra con il City, ma deve affrontare ogni partita con impegno e concentrazione”. Intanto a Vinovo si tenta faticosamente di girare pagina e di guardare all’anticipo di sabato sera in casa di un Napoli bloccato da un’altra sorprendente matricola, il Carpi.
VERSO JUVE-NAPOLI: MORATA OK? LICHTSTEINER KO – Per il big match del San Paolo, Allegri dovrebbe recuperare Morata, ma sembra orientato a non rischiarlo. “Vediamo, mercoledì arriva il Siviglia”. Ovvero un’altra big impantanata in qualche problema di troppo: la squadra di Llorente, ieri sconfitta 2-0 dal non irresistibile Las Palmas, non ha ancora vinto una partita di campionato ed è il fanalino di coda della Liga. Oltre a Mandzukic e ai lungodegenti Marchisio, Khedira e Asamoah, a Napoli mancherà quasi sicuramente anche Lichtsteiner, reduce da una notte all’ospedale Mauriziano di Torino. Il ricovero è stato deciso in seguito al malessere con difficoltà respiratorie accusato dallo svizzero durante l’intervallo di Juventus-Frosinone. Le condizioni di Lichtsteiner verranno monitorate nelle prossime ore. Al suo posto dovrebbe giocare il recuperato Caceres o in alternativa il jolly Padoin. Dopo tre partite consecutive da titolare, lo stakanovista Cuadrado dovrebbe invece accomodarsi in panchina.
BONUCCI: “NIENTE ALIBI, CI VUOLE PIÙ FAME” – Oltre alle bacchettate del patron John Elkann, si registrano le parole cariche di delusione di Leonardo Bonucci, ieri promosso al grado di capitano dalle assenze di Buffon e Chiellini: “Mi sarebbe piaciuto vivere la prima volta con la fascia da capitano della Juve con un finale diverso – scrive il difensore su Facebook -, è un orgoglio portare la fascia che è stata di grandissimi campioni che hanno fatto la storia della Juve. Purtroppo però ci troviamo con due punti buttati via. Senza se e senza ma”. L’amarezza lascia quindi spazio alla voglia di riscatto e all’orgoglio: “Gli alibi lasciamoli agli altri – prose, prendiamoci le responsabilità e lavoriamo per trasformare i fischi finali in applausi. Così si diventa squadra, così si diventa grandi. Che ci serva da esperienza. Che ci faccia tornare quella fame indispensabile per portare a casa il risultato, quella stessa fame che ha sempre contraddistinto chi ha indossato questa gloriosa maglia, elevandola in Italia e in Europa”.
juventus
- Protagonisti:
- massimiliano allegri
- stephan lichtsteiner
- John Elkann