La rivoluzione silenziosa di Sarri e Napoli s’infiamma
Adesso è il maestro. Gli sono bastate due vittorie in quattro giorni per riconquistarsi la fiducia dell’ambiente. Sì, proprio lui che dopo il pari di Empoli era stato crocifisso dalla critica, la quota del suo esonero si era abbassata parecchio, oggi è di nuovo il protagonista. Tutto questo, appena una settimana dopo il pari del Castellani. Le due goleade rifilate a Bruges e Lazio (5 reti a entrambe) sono vittorie che hanno insegnato qualcosa d’importante, come quel saper essere equilibrati e dare modo a Maurizio Sarri di continuare a crescere insieme ai suoi ragazzi, senza chiedergli la luna subito.
METAMORFOSI Ha dimostrato, l’allenatore napoletano, di possedere una grande dose di umiltà, di saper ascoltare e, magari, accettare anche consigli. La decisione di modificare il modulo è nata anche da un confronto con lo spogliatoio e coi suoi giocatori più rappresentativi. Un modo per rendere partecipe tutto il gruppo all’innovazione. Così, giovedì sera, nella prima uscita di Europa League, ha schierato il 4-3-3, lo schema che ha saputo entusiasmare quei pochi irriducibili che hanno colmato parte dei vuoti che presentava il San Paolo. Il Bruges è stato travolto con la prima cinquina. Buona la tattica, dunque, ma interessanti anche le scelte.
SCELTE VINCENTI Quella di Jorginho in regia, per esempio, l’ha indovinata alla grande: lo ha preferito al suo pupillo, Mirko Valdifiori, che s’è accomodato in panchina in attesa di momenti migliori per il suo stato fisico. Al fianco di Jorginho l’altro brasiliano, Allan, che ha demolito le poche iniziative intraprese dalla Lazio, domenica sera. L’ex Udinese s’è dimostrato determinate nella fase d’interdizione, ha segnato un gran gol, inserendosi in uno dei tanti spazi lasciati aperti dalla retroguardia della Lazio ed ha servito a Gabbiadini il delizioso assist per il quinto gol. Un tuttofare, per intenderci, che tornerà molto utile per le strategie del tecnico.
ZERO GOL SUBITI Le sei reti rimediate nelle prime tre giornate di campionato, hanno fatto scattare l’allarme. Al fianco di Albiol s’erano alternati Koulibaly e Chiriches, ma con risultati preoccupanti. I rientri dei due esterni offensivi sono serviti a Sarri per definire lo schema migliore, Insigne e Callejon, fino a quando sono stati in campo, hanno dato una grande mano pure alla fase difensiva, inseguendo e contrastando i rispettivi avversari. Un sistema di gioco che l’allenatore pretenderà, perché contro Bruges e Lazio, Reina è rimasto imbattuto. Ormai, il tempo degli esperimenti è finito, il 4-3-1-2, è stato archiviato, per il momento, mentre anche sugli uomini, il tecnico ha fatto le sue scelte: Hysaj sarà il laterale destro al posto di Maggio; Koulibaly (che ha impressionato Sarri per qualità fisiche) sarà il centrale di sinistra; Jorginho agirà da regista, mentre il tridente offensivo continuerà a godere del talento di Insigne, Higuain e del ballottaggio Mertens-Callejon, senza dimenticare Gabbiadini. Domani invece, ci sarà un esame importante, in attesa dello scontro diretto con la Juve di sabato sera, al San Paolo. Si giocherà a Modena contro il Carpi, per il quale si prospetta un’altra serata da incubo.
La Gazzetta dello Sport