Napoli, manita anche alla Lazio di Pioli
Mamma mia che Napoli. Ma è il caso di aggiungere: oddio, che Lazio… Insigne, non sembri sacrilego, «maradoneggia» quando dà spettacolo e «spacca» avversari e risultato. Higuain, due gol, non lo fermano neanche con le cattive. Hamsik s’infila nel vuoto con la profondità dei tempi belli. E attorno a quei tre gira un meccanismo perfetto e impressionante che il 5-0 è anche poco. Così perfetto e impressionante che sarà meglio chiedere al Carpi, e soprattutto alla Juve sabato, quanto il Napoli è diventato un vero squadrone e quanto s’è trovato per strada due impresentabili come Bruges e Lazio (score finale 10-0). Aspettando conferme, restano le splendide immagini di uno strapotere atletico e mentale, prima che tecnico-tattico, e la fragilità preoccupante di una Lazio che, quando imbarca acqua, affonda senza neanche tentare due bracciate: dopo lo 0-3 con il Leverkusen, e lo 0-4 del Chievo, quest’ultima botta non è un caso. Anche Pioli qualche responsabilità ce l’ha, a cominciare dal fantasma di Mauri in campo, invece di Anderson e Milinkovic. De Vrij, Biglia e infine Candreva non posso essere concessi senza sofferenze, ma da qui al naufragio, alla figuraccia, di strada ne corre.
La Gazzetta dello Sport