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Sarri: “Ci saranno novità, il modulo conta poco. Maradona? Spero di fargli cambiare idea”

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E’ il turno di Maurizio Sarri presentare il match contro il Club Brugge in conferenza stampa

Maradona e Ferlaino hanno parlato del tuo Napoli, in maniera diversa. Vuoi dare una risposta?
“Maradona è stato per me un idolo, sono andato a vederlo in ritiro, già il fatto che mi conosce mi onora, non ho intenzione di rispondere ma spero solo di fargli cambiare idea. Su Ferlaino non so che dire, queste partite sono state diverse fra di loro, non penso che a Empoli sia mancata la ‘cazzimma’, abbiamo fatto venti minuti di assedio per la vittoria, abbiamo reagito agli eventi negativi che ci ha proposto la partita, a differenza di quanto accaduto in precedenza. Spero che la reazione contro l’Empoli inneschi una mentalità diversa”.

Dove potete arrivare in Europa League?
“Beh, l’Europa League è una competizione difficile, fra sei mesi arriveranno altre otto squadre quindi è difficile avere le idee chiare e penso sia giusto concentrarsi sul nostro girone. È inutile pensare a cosa succederà fra sei mesi, vogliamo passare il turno nel migliore dei modi possibili”.

Come sta vivendo questo momento un po’ particolare?
“In maniera normale, certo fare buoni risultati aiuta a crescere. In questo momento penso sia giusto concentrarsi sulle prestazioni e non sui risultati: ci manca continuità a livello di prestazioni, unendo cose positive e cose negative. Poi anche a livello di episodi non siamo stati fortunati, ad esempio il rigore non dato a Hamsik e quello poi concesso alla Sampdoria, inoltre abbiamo preso un gol di mano, ci sono stati episodi negativi però possono succedere sul breve periodo, noi dobbiamo lavorare sul fatto che bisogna commettere meno errori in partita e imparare a chiuderla. Speriamo di migliorare velocemente, i risultati aiuterebbero però mi concentro sulle prestazioni”.

Ci saranno grandi novità domani?
“Beh, nelle prime tre partite hanno giocato già venti giocatori, di molto diverso no però qualcosa di nuovo rispetto a domenica sì”.

Tornerà al 4-3-3?
“Stiamo provando entrambe le soluzioni, poi sceglieremo in base ai giocatori che partiranno, però può darsi che si cambi modulo a partita in corso. La penso come Dries: faremmo sempre lo stesso modulo se ce ne fosse uno vincente, però penso che i moduli contino fino ad un certo punto”.

Quanto manca perché le prestazioni siano buone?
“Non sono d’accordo sulle prestazioni: abbiamo fatto partite poco continue, alternando cose buone a cose meno buone, però siamo anche stati una squadra vera. Siamo molto più avanti rispetto all’ultima mia esperienza: domenica Maccarone mi ha fatto i complimenti perché pensava che fossimo più indietro. Ho la stessa sensazione: penso non ci manchi molto, in allenamento lavoriamo ad alta intensità, tornando a Ferlaino penso che sia strano che abbia la sensazione che la squadra abbia più ‘cazzimma’ in allenamento che in partita. Dobbiamo gestire con tranquillità i momenti in cui non conduciamo la partita, spesso capita che la possono fare anche gli avversari: dobbiamo imparare a passare indenni qualche minuto di difficoltà, magari a inizio partita. Non possiamo pensare di girare per l’Europa e dominare le partite per 90 minuti, dobbiamo diventare bravi a gestire certe situazioni e non farci bastare dieci minuti per andare sotto”

Si aspettava di più dai mediani?
“A Empoli siamo stati scadenti con i centrocampisti a livello di filtro: da Valdifiori me l’aspettavo perché di recente ha avuto qualche momento poco brillante, Hamsik veniva dalla nazionale e forse era affaticato, Allan è cresciuto con i minuti. È vero quello che ha detto: mi aspettavo di più in fase di copertura, ma anche da Insigne”.

Il calcio è diverso a Napoli o ad Empoli?
“Per me sì, per voi è diverso”.

Cosa ti piace di più e cosa di meno di questo Napoli?
“Mi piace molto l’intensità in allenamento, io vi farei venire a vedere l’allenamento, non dipende da meno e non penso che qui ci sia la possibilità di fare un allenamento a porte aperte: a Napoli sarebbe complicato dal punto di vista organizzativo, ad Empoli magari sono 150. Domani mi dispiace avere le curve chiuse, sono provvedimenti che non riesco a capire: se ci sono responsabilità basta arrestare e non punire 6900 persone che non hanno fatto nulla. È un provvedimento di un’assurdità enorme, mi dispiace molto, poi sta a noi anche riempire lo stadio. Secondo l’OCSE però l’Italia è diventato uno dei Paesi più poveri d’Europa e questo si ripercuote su tutte le attività, come ad esempio quella dei giornali sportivi: magari diventa faticoso andare allo stadio. Se spariamo 180 minuti come i primi 50 alla Sampdoria forse lo stadio si riempie più velocemente”.

L’anno scorso avevate difficoltà in difesa, come si può migliorare?
“Mi ricordo la frase di Ancelotti: siamo passati dall’uomo alla zona, è cambiato solo che prendiamo gol a zona e non a uomo. Si può migliorare sempre, se si passa tempo a guardare l’uomo si prende gol, è anche difficile riuscire a cambiare il modo di pensare a giocatori che hanno un percorso lungo in cui hanno pensato in maniera diversa. In allenamento si possono adeguare, magari con lo stress della partita è difficile cambiare un modo di pensare consolidato, sono errori che possono venire fuori. Di solito dopo 10 partite ho sempre avuto la peggior difesa e a fine stagione la migliore: ho questo modo di intendere il calcio, non penso che sarei in grado di insegnarne un altro”.

Domani giocherà Reina? Chi è il secondo del Napoli?
“Perché devo scegliere un secondo e un terzo? Sono cose che non capisco, settimana dopo settimana valuteremo fra Gabriel e Rafael però non vedo perché devo dire a uno che è il secondo e all’altro che è il terzo. Se poi il terzo fa meglio del secondo? Domani non so se Reina giocherà, ne parleremo domattina e parleremo con il medico, valuteremo lo stato di tutti, vedremo chi sta meglio e decideremo di conseguenza”.

I moduli si cambiano, le personalità no: come si fa a colmare una carenza da questo punto di vista senza innesti in tal senso sul mercato?
“Un allenatore può venire qui, tirare fuori la sciabola e difendere i propri giocatori: sono forti, l’unico imbecille sono io e devo dare loro tranquillità e fiducia in loro stessi. A volte ce l’hanno, a volte meno. Penso di essere una persona che ha fatto scelte apparentemente folli e sono sempre stato circondato da scetticismo, ma se sono arrivato fin qui ho parecchia personalità e lo devo trasmettere ai miei giocatori”.

Valdifiori continuerà ad essere titolare nonostante qualche difficoltà?
“Il ragazzo ha difficoltà fisiche, momenti in cui cala improvvisamente. Ha una grande velocità di testa, adesso sta avendo difficoltà ma bisogna essere tranquilli perché migliorerà e poi abbiamo Jorginho che sta crescendo tanto”.

Capitolo terzini: come sta Strinic? E ci possono essere dei cambi in difesa?
“A livello fisico Ghoulam è più avanti perché Strinic ha avuto dei problemi fisici, con la panchina a 18 ne posso portare uno solo, portando Hysaj che gioca su entrambe le fasce ho difficoltà a portarne uno in panchina, uno giocherà titolare. La perplessità su Hysaj mi sembra dovuta a mancanza di conoscenza, ha giocato quasi sempre a sinistra, è come chiedersi come mai Maldini giocasse a sinistra. Hysaj non è Maldini, chiariamo, però gioca a sinistra da anni: l’anno scorso fu costretto a giocare a destra ed ebbe problemi a riabituarsi a giocare a destra, poi è un difensore esterno più difensivo che non ha spinta straripante ma queste sono le sue caratteristiche”.

Non è facile intervenire su abitudini consolidate: il rendimento di Albiol è in linea con le sue aspettative?
“Secondo me ad Empoli ha fatto una buona partita, è stato criticato per episodi in cui non c’entrava: sta crescendo più di tutti dal punto di vista tattico, poi nell’uno contro uno non possiamo metterci una pezza. Può migliorare a livello di gestione di certe situazioni, non essendo velocissimo, poi dal punto di vista tattico sono molto contento di Albiol, è quello che cerca di recepire più velocemente quello che stiamo cercando di fare”.

Con la difesa alta non sarebbe più funzionale Koulibaly?
“Se Saponara parte in quel modo lì, non lo prende neanche Koulibaly. A parte questo, ha giocato martedì in Sud Africa ed è tornato giovedì dopo 18 ore di aereo, anche in allenamento era molto stanco, si è fatta una scelta diversa dovuta a questa ragione: Chiriches ha viaggiato lunedì e solo in Europa, quindi stava meglio dal punto di vista fisico. Tornando su Koulibaly, non ha limiti a livello fisico, potrebbe giocare in qualsiasi squadra al mondo, poi commette qualche errore a livello tattico, ad esempio in occasione del 2-2 contro la Sampdoria. È stato massacrato Albiol, ma Koulibaly ha fatto un macello; detto questo, se impara tre movimenti può giocare nel Barcellona. Sta a lui imparare questi tre movimenti”.

tmw

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