MILANO – Mihajlovic sta trattando la rosa milanista senza troppi complimenti. Ogni partita dei rossoneri da metà agosto in poi è stata seguita dalle rampogne dell’allenatore serbo. E’ stato così dopo il convincente 2-0 al Perugia in Coppa Italia. A fine partita l’ex tecnico della Sampdoria se la prese con la squadra perché non aveva chiuso la partita in modo ancora più netto nel secondo tempo, aggiungendo le critiche ai tifosi perché avevano fischiato Cerci.
CRITICHE CONTINUE – A maggior ragione Mihajlovic ha frustato la prestazione dei rossoneri dopo il ko di Firenze. Non lo ha placato neanche lo stentato successo sull’Empoli alla seconda di campionato. Dopo il 2-1 ai toscani, Sinisa ha fatto i complimenti solo all’attacco, sostenendo che di buono c’era solo il risultato. E non ha fatto eccezione il successo in amichevole a Mantova. Dietro la lavagna sono finiti i calciatori che finora hanno giocato poco nel corso degli impegni ufficiali, accusati di non aver fatto nulla per meritarsi più spazio contro la squadra di Lega Pro allenata da Riccardo Maspero. Identikit che si sposava perfettamente con la situazione di Montolivo.
CONTRO OGNI GERARCHIA – Non è andata meglio a Balotelli, reo di una condizione ancora non ottimale nonostante gol, assist e rigore procurato. Mihajlovic non sta facendo sconti a nessuno. Venerdì sera ha spiegato la sua strategia a Berlusconi e Galliani a cena ad Arcore. Sembra evidente che il tecnico serbo abbia deciso di eliminare ogni gerarchia. A Milanello parta a tutti in modo molto schietto, senza nascondere i motivi delle sue decisioni. E’ probabile che proprio questo atteggiamento sincero alla lunga possa generare un effetto positivo, perché fa capire alla squadra che non esistono secondi fini dietro le mosse del tecnico.
SCELTE IN CONTROTENDENZA – Anche le sue scelte di formazione vanno in questa direzione. A Firenze, alla prima di campionato, stupì con la coppia difensiva formata da Romagnoli ed Ely: 41 anni in due. Scontata la scelta dell’ex romanista pagato oro pochi giorni prima, decisamente meno quella dell’italo-brasiliano. In ogni caso difficile trovare una coppia di centrali così giovane in Serie A. L’andamento della partita del Franchi non ha pagato, a partire dall’espulsione di Ely. Ma questo è lo stile di Mihajlovic. Dopo anni di cambiamenti tecnici alla guida della squadra rossonera, è tempo di ripartire da zero per ricostruire. Per questo il serbo non risparmia nessuno.
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