La carica di Sinisa: “Il Milan ha il dovere di vincere”
“Dirò ai miei ragazzi che ci sono alcune squadre che hanno il diritto di sognare di vincere e altre che hanno il dovere di vincere. Noi siamo il Milan e faremo sempre parte del secondo gruppo”. E’ la carica di Sinisa Mihajlovic alla vigilia dell’esordio in campionato dei rossoneri contro la Fiorentina. “Il nostro obiettivo domani e per tutto il campionato è solo vincere contro tutti, ma sono consapevole che per vincere al Franchi serve un grande Milan sotto tutti i punti di vista. E poi abbiamo giocatori che possono mettere in difficoltà qualsiasi avversario”, dice il tecnico serbo, che non nasconde l’emozione per la sua prima partita sulla panchina dei rossoneri in campionato.
“La partita di domani se la ricorderanno tutti e resterà nella memoria, almeno nella mia, perché è la mia prima sulla panchina del Milan. Ho sentito stamattina il mister Sacchi che mi ha fatto l’in bocca al lupo per il campionato e mi ha ricordato che anche la sua avventura è cominciata con la partita a Firenze, dove purtroppo perse. Io spero che domani andrà un po’ meglio”, dice Mihajlovic in conferenza stampa.
“Quest’anno il calendario ci ha messo davanti un avversario forte su un campo difficile, ma forse dico che è meglio così perché possiamo far capire subito chi siamo. Ho grande rispetto per la Fiorentina, ma per noi non esistono avversari forti o deboli ma solo avversari da battere, uno dopo l’altro – sottolinea il serbo -. La Fiorentina ha cambiato allenatore, hanno giovani ambiziosi e un tifo molto caldo, lo conosco bene. Vorranno i tre punti, ma anche noi vogliamo vincere e non voglio nasconderlo”.
La vittoria, puntualizza Mihajlovic, deve passare anche per il bel gioco: “Forse non sono stato abbastanza chiaro quando ho parlato nell’ultima conferenza stampa. Io non ho mai detto che non guardo lo spettacolo e penso solo ai risultati, io so che nella storia e nel dna del Milan i risultati sono arrivati sempre attraverso il gioco e lo spettacolo e noi cercheremo di proseguire questa tradizione”.
“Ma attenzione – aggiunge il tecnico -, perché i risultati non arrivano se la squadra non è organizzata, rabbiosa e aggressiva. Quando dico che non prometto i colpi di tacco e i tunnel, lo dico solo perché non amo le giocate fine a se stesse ma solo quelle utili al risultato. Non dobbiamo mai dimenticare di essere cattivi e cinici sotto porta”.
Fonte: SkySport