ESCLUSIVA. L’attaccante azzurro è disposto a giocare da trequartista: “E’ quello che ho sempre fatto, sono a disposizione di Sarri. Credo che lui possa insegnarci tanto. E’ stato giusto ritirare la maglia di Maradona”
I sogni son desideri – “Il mio ruolo? Il primo giorno che ho incontrato Sarri, lui mi ha chiesto se volevo giocare trequartista e io risposto che avrei provato con piacere a tornare al mio vecchio ruolo: ho sempre desiderato di giocare dietro le punte. Darò il massimo per impormi in questa posizione. Da piccolo giocavo sempre sulla trequarti; poi, via via, mi sono spostato sulla fascia. Il numero dieci? Qui a Napoli è stato sulle spalle del giocatore più forte di tutti i tempi con lui alziamo le mani; quindi è intoccabile. E’ giusto che il club abbia ritirato la maglia di Maradona”, ha aggiunto l’attaccante.
Higuain resta – “I tifosi? Sono sempre molto carichi – dice il giocatore – anche in Trentino ci hanno seguito in tanti: non ci lasciano mai soli. Higuain? Gonzalo è sereno, è un campione e ci darà una grandissima mano per raggiungere gli obiettivi prefissati. Reina? Pepe è tornato dopo un anno nel quale ci è mancato parecchio: ha tanta esperienza, ha vinto tanto, ha giocato in grandi club e ci aiuterà a crescere, soprattutto noi giovani”.
La Nazionale – “Cercherò di dare il massimo anzitutto con la mia squadra di club, che è la mia squadra del cuore. Questa maglia l’ho sempre sognata e farò il massimo per onorarla. Voglio togliermi tante soddisfazioni con l’azzurro del Napoli; poi, se farò, bene arriverà anche la chiamata del ct Conte”, ha concluso Insigne.
Fonte: SkySport