Fiorentina ko con il Psg, ma Rossi regala un sorriso ai viola
NEW YORK – Minuto 79 di Fiorentina-Psg, prima gara dei viola nell’International Champions Cup 2015. Giuseppe Rossi si aggiusta il pallone sul dischetto del rigore. Poi parte, spiazzando il portiere avversario. E mettendo fine a un lungo digiuno che viaggiava in parallelo insieme al suo ultimo infortunio. La gioia, la dedica ai suoi familiari in tribuna, le pacche dei compagni. E i sorrisi. Il suo è il gol del definitivo 4-2 a favore del Paris Saint Germain di Ibrahimovic e non solo. Ma questa rimarrà per Pepito una notte memorabile. Di fronte al pubblico di casa, la sua seconda casa. Quella gente del New Jersey in mezzo alla quale è cresciuto fino all’età di 12 anni. Era entrato soltanto sette minuti prima, in una gara ormai compromessa dalla doppietta di Augustin e dalle reti di Ibrahimovic e Matuidi intervallate dalla perla a dir poco meravigliosa di Joaquin da fuori area. Un gol che diminuisce il passivo e restituisce Rossi tra le stelle: “Serata fantastica alla Red Bull arena – scrive Pepito su twitter – peccato per il risultato ma il tifo è stato incredibile. Grazie ancora”. Già, il risultato. La Fiorentina di Paulo Sousa, al primo vero test tra le big, centra un clamoroso palo in avvio con Vecino su calcio di punizione. Poi i francesi emergono e mettono a segno un 2-0 nel giro di sei minuti. Roba da grande squadra: prima Matuidi, poi Augustin. Nella ripresa Joaquin si regala un capolavoro per i suoi 34 anni, che riapre il match. Ma Ibrahimovic prima e Augustin dopo (doppietta personale) chiudono qualsiasi speranza in faccia ai giocatori viola. Poi il sigillo di Rossi.
SOUSA: “POTEVAMO ANCHE PAREGGIARE” – Nel post partita il tecnico portoghese Paulo Sousa si esprime così: “Non sempre abbiamo coperto gli spazi durante la partita – afferma a radio Bruno Toscana – abbiamo creato le nostre opportunità e potevamo segnare anche il 2-2 ma è andata diversamente e sono comunque contento di quel che ho visto”. Poi su Rossi, tornato al gol: “Ha giocato altri venti minuti in modo competitivo (dopo altrettanti minuti contro il Carpi, ndr). Cercheremo già dalla prossima gara, contro il Benfica, di fargli disputare qualche minuto in più per raggiungere un ottimo livello di intensità”.
Sousa ci crede, ma senza esagerare. In fondo la carriera di Pepito è costellata da infortuni lunghi e gravi. Quando torna in campo, però, c’è sempre un’emozione particolare. Dai suoi piedi può nascere qualsiasi invenzione: che sia un assist, una giocata da fuoriclasse, un gol du rigore. A fine gara ha parlato anche Gomez, sempre sul mercato e con gli occhi addosso soprattutto del Besiktas: “Con questa squadra non abbiamo mai giocato insieme, ci serve continuità. Questo è un periodo molto particolare per me, per il mio futuro. Non ho ancora deciso, vedremo che succederà. La vita non si cambia, mentre nel calcio qualcosa si può cambiare”. Prossima sfida tra venerdì 24 e sabato 25 alle ore 2.00 italiane contro il Benfica. Poi il 2 agosto a Firenze contro il Barcellona e il 5 agosto a Londra contro il Chelsea. La prima è andata. E ha portato con sé il ritorno al gol di un fenomeno che nel New Jersey ha ritrovato famiglia e amici. E la consapevolezza che seppur al 70%, può far sempre la differenza.
Fiorentina
- Protagonisti:
- giuseppe rossi
- paulo sousa