“San Paolo? E’ l’inizio di un percorso, speriamo di percorrerlo in tempi abbastanza brevi. Del vecchio San Paolo resterà la posizione, sembra una banalità ma non lo è. Il presidente ha deciso di fare il tutto e per tutto per restare a Fuorigrotta creando uno stadio moderno che non serva solo al Napoli ma a tutta la città. L’obiettivo è avere uno stadio all’avanguardia, accogliente che abbia una visibilità ottima. Vogliamo che il “match day” sia un giorno di festa vivibile a 360 gradi. Un impianto da vivere tutta la settimana. Abolizione della pista d’atletica? Siamo in una fase progettuale in cui è stato pensato di avvicinare le due tribune verso il campo. Per quanto riguarda le curve non abbiamo ancora una proposta, potremmo avvicinarle o allungare il tutto come per le tribune. E’ un progetto in divenire, siamo a un primo gradino di una scala. Primo passo è mettere il San Paolo a norma per quanto riguarda le normative Uefa, poi valuteremo gli altri aspetti come le zone di accoglienza e le strutture esterne per migliorare la fruibilità dell’area stadio. Capienza da 45mila posti? La capienza viene fuori da una valutazione legata al marketing. Vogliamo un San Paolo sempre pieno, ragion per cui, presi in esame gli ultimi 10 anni, quella è la capienza media dell’impianto.”
Fonte: kisskissnapoli.it
