Dedicato a chi sul contratto di Maurizio Sarri con il Napoli ha fatto parecchia confusione. Smentendo cose già chiare da tempo e mettendo in discussione la divisione tra parte fissa e variabile. Invece l’annuale con opzione funzionerà proprio così: Sarri avrà una base garantita da 700 mila euro. Altri 500 mila euro in caso di arrivo al terzo posto, un piazzamento che garantirebbe il preliminare di Champions. Altri 200 mila se il Napoli dovesse arrivare secondo, quindi direttamente in Champions senza preliminare. In totale Sarri guadagnerà un minimo di 700 mila euro e un massimo di 1,4 milioni circa. Un contratto particolare che spingerà l’allenatore ad avere ulteriori motivazioni rispetto a quelle che ha già: con la Champions gonfierebbe il conto in banca. Ora che Sarri è il nuovo allenatore del Napoli, è anche possibile ricostruire qualche retroscena. Situazioni che chiamano in causa sia Mihajlovic che Spalletti. Con Miha ci sono stati incontri e colloqui approfonditi, l’ultimo non è andato nel migliore dei modi, una frattura insanabile. L’eccessiva personalità di Sinisa ha fatto sì che non esistessero margini per un’intesa. Con Spalletti c’era stato un incontro in tempi non sospetti, quando erano nate divergenze sui programmi, tra gennaio e marzo scorso l’ex Zenit è stato in cima alla lista del Napoli. Al punto che poi un secondo incontro con De Laurentiis – storia comunque non recente, ma di oltre un mese fa – sia stato interrotto proprio nel bel mezzo delle valutazioni tecniche. Spalletti ha salutato e ringraziato, evidentemente dovevano ancora arrivare le ore di Sarri…
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