ROMA – Potrebbe essere il primo colpo del mercato estivo per la Roma. Dalla sfida contro l’Empoli dello scorso settembre non calca i campi di A; il 20 novembre la diagnosi di un brutto male – dopo i tanti disturbi fisici accusati in estate – con il successivo intervento per la rimozione del cavernoma al cervelletto. Infine, il lungo percorso riabilitativo in compagnia del Professor Maira e di Franco Chinnici: all’apice di una salita, non si può che trovare l’inizio di una discesa, carica di gioia, di voglia e di aspettative. Per Leandro Castan è tempo di voltare pagina; per la Roma, di esultare insieme al brasiliano per la lieta notizia giunta dall’ultimo test clinico a cui si è sottoposto il difensore.
Castan, infatti, ha ottenuto il via libera per tornare a giocare. Quell’idoneità sportiva necessaria per poter nuovamente essere un giocatore funzionale ai piani e al futuro del suo club, che lo ha spinto ad esprimersi con parole cariche di felicità all’emittente radiofonica ufficiale della società: “E’ uno dei giorni più importanti e belli della mia vita – dice il brasiliano della Roma – Ho ottenuto l’idoneità e sto lavorando duro perché voglio tornare al più presto al mio livello”.
A supportarlo, negli ultimi difficili mesi, la compagna Raffaella e i suoi due figli: il ‘guerriero’ – così come viene chiamato a Trigoria – forte anche dell’attesa per l’arrivo della terza figlia (che nascerà fra meno di una settimana), si è armato di volontà e determinazione. Vuole essere utile per la prossima stagione e convincere tutti sull’avvenuta guarigione, che permetterebbe alla Roma di contare su quello che è stato uno dei due pilastri – insieme a Benatia – della difesa della prima annata Garcia. Sorride anche Walter Sabatini che potrà ora lavorare sul mercato con meno ansie, almeno per quanto riguarda il ruolo di difensore centrale (ancora da risolvere la questione Astori con il Cagliari): “Devo lavorare tanto perché sto fermo da 8 mesi – conclude Castan a Roma Radio – Prenderò solamente quattro giorni di vacanza perché nascerà mia figlia, poi continuerò a lavorare perché voglio tornare presto al 100%”. Nessuna fretta, né certezza sulle tempistiche: il percorso riabilitativo prevede (ed esige) il rispetto di una tabella di marcia graduale che non offre, ad oggi, garanzie sulla sua presenza al ritiro di Pinzolo. Per Castan, però, non resta che contare i giorni: il suo ritorno non è mai stato così vicino.
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Fonte: Repubblica