Avanti tutta su Mihajlovic. Ma senza trascurare gli altri candidati di lusso nel mirino di De Laurentiis. Innanzitutto Emery, il quotatissimo Klopp ma anche la carta a sorpresa Prandelli. Questa sarà una settimana frenetica a via XXIV maggio, alla sede della Filmauro. Il presidente azzurro da questo momento in poi lavorerà 24 ore su 24 per scremare tutte le possibilità a portata di mano. L’iniziale contatto con Jurgen Klopp non ha portato al sì auspicato per «le perplessità» del tecnico tedesco: la serie A non ha più il fascino di una volta, il centro (calcistico) del mondo è la Germania, la Spagna e l’Inghilterra. E quindi prima di dire di sì all’Italia, bisognerebbe attendere che tutte le grandi panchine d’Europa vengano occupate. De Laurentiis nel frattempo è al lavoro anche per Unai Emery. E il contatto è curato da Quilon, il manager di Benitez che cura gli affari anche del tecnico che ha vinto l’Europa League con il Siviglia e che in Liga si è piazzato al quinto posto, a un solo punto dal Valencia. Appunto, il Siviglia: è legato al club andaluso fino al 2016, ma con una clausola rescissoria irrisoria di 500 milaeuro. C’è feeling tra Quilon e De Laurentiis e il Napoli conta proprio su questo fattore per indurre il contesissimo Emery a rompere il contratto con il Siviglia. Ma non è facile. Vie italiane ce ne sono, come per esempio quelle che portano a Montella e a Spalletti. Ma se dovrà essere un tecnico del campionato italiano, questo sarà Mihajlovic. Stamane per prima cosa stabilirà le priorità e prenderà atto degli inevitabili no. La lista, infatti, è ampia,ma va fatalmente scremata a stretto giro. Per un grande club come il Napoli scegliere in corsa un nuovo allenatore è tutt’altro che semplice. Quindi il casting ci sta tutto. Anche se Sinisa sembra avere una vera e propria autostrada davanti a sé.
Il Mattino