Napoli e Lazio si giocano il futuro…
Presente e futuro. Tutto in una partita. Napoli-Lazio mescola pallone e soldi. Un binomio sempre più frequente nel calcio moderno. Stasera al San Paolo presidenti-imprenditori quali De Laurentiis e Lotito si giocano il terzo posto, la possibilità di partecipare ai preliminari di Champions, un potenziale tesoretto da quaranta milioni e le conferme di Higuain, Callejon, Felipe Anderson e Biglia. Cioè, i loro atleti più forti. Sbagliare strada all’ultima curva sarebbe un disastro. In questa curiosa Sliding doors da una parte c’è la possibilità, grazie ai milioni dell’Uefa, di compiere l’ultimo salto di qualità per diventare una squadra di livello internazionale. Dall’altra la fine di un ciclo con tanti punti interrogativi su come ripartire. Un epilogo spietato di una stagione che ha visto il Napoli condizionato fin dall’estate dall’eliminazione nei preliminari di Champions con il Bilbao e dal tormentato rapporto con Benitez; e la Lazio protagonista di un percorso stile montagne russe con picchi emozionanti e cadute verticali. Due gruppi incompleti che ora vanno a misurarsi in questo ultimo braccio di ferro. Analizzando la sfida del San Paolo la bilancia è in equilibrio. Il Napoli avrà il sostegno di cinquantamila tifosi; la Lazio ha due risultati su tre a favore. Il Napoli può mettere sulla bilancia le magie di Higuain, implacabile ogni volta che incrocia i biancocelesti; la Lazio arriva a questo confronto con quattordici partite in meno nelle gambe e quindi con più benzina nel motore. Il Napoli è più abituato a giocare simili sfide; la Lazio ha eliminato i partenopei in finale di Coppa Italia andando a vincere al San Paolo. L’incertezza domina sovrana. Le statistiche delle due squadre regalano un’altra chiave di lettura. Hanno segnato più o meno gli stessi gol (un centro in più per la formazione di Benitez) mentre il Napoli ne ha subiti ben diciotto in più. Un dato che dà un assist a Pioli sul modo di preparare la sfida: la Lazio non dovrà regalare il contropiede agli avversari, ma dovrà comunque cercare di sfruttare la fragilità del reparto difensivo dei rivali. Difficilmente Candreva e compagni conquisteranno il terzo posto grazie a uno 0 a 0. Il Napoli, invece, deve trasformare questo ultimo atto di campionato in una notte da Champions. Due anni fa la squadra di Benitez travolse al San Paolo corazzate quali Arsenal e Borussia Dortmund. Stasera serviranno la stessa aggressività e lo stesso impatto agonistico. A proposito, anche la scelta dell’erede di Rafa sarà condizionata da questo «spareggio». De Laurentiis tiene in piedi due opzioni: un allenatore da Champions o uno abile a costruire un nuovo progetto. Sinisa Mihajlovic, il candidato forte per la panchina del Napoli, non corre da solo.
La Gazzetta dello Sport