Nell’ultima giornata di campionato la squadra di Inzaghi vince 3-1 a Bergamo in rimonta e conclude il campionato a 52 punti. Bergamaschi in vantaggio con Baselli. Pazzini su rigore e la doppietta dell’ex ribaltano la partita
21′ Baselli (A), 36′ rig. Pazzini (M), 38′ e 79′ Bonaventura (M)
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E forse alla fine i giocatori del Milan, anche i tifosi, un sospiro di sollievo l’hanno tirato. Finisce una delle stagioni più buie della storia recente del Milan, si conclude con un successo, piccola luce in fondo a un tunnel imboccato a gennaio e dal quale Inzaghi, con la sua squadra, non ha saputo uscire. Comincerà un’altra stagione, forse un’altra era e non sarà con Inzaghi in panchina. La vittoria di Bergamo davvero serve soltanto ad avere un ricordo un pochino meno amaro di quest’annata senza gloria.
Il Milan torna a vincere in trasferta dopo tre sconfitte, l’Atalanta si conferma la squadra che più di tutte in questo campionato ha perso punti da situazoni di vantaggio. E sì perché la formazione di Reja aveva comincato davvero forte, con una traversa colpita da Denis e con un predominio pressoché totale del campo. Il Milan ha sofferto, ha incassato il gol di Baselli (futuro milanista?), si è ricompattato e pian piano è tornatoa a guadagnare campo per cercare di rifornire Pazzini ed El Shaarawy con Honda a cucire il gioco. E in due minuti la squadra di Inzaghi ha ribaltato il match. Prima un rigore fischiato per un fallo di Pazzini e segnato dallo stesso attaccante rossonero, poi una carambola in area finita sui piedi di Jack Bonaventura: tap in facile facile e non esultanza in segno di rispetto verso una curva che prima del match ha tributato un caloroso saluto al suo ex beniamino.
Nella ripresa l’Atalanta ha provato a pareggiare la partita e grazie all’imprevedibilità di Moralez e Gomez il Milan sovente è andato in difficoltà ma ha saputo resistere senza incassare gol e pungere, ancora con le ripartenze, chiudendo il match con la personale doppietta di Bonaventura. Alla fine la squadra di Inzaghi è riuscita a portare a casa una vittoria che la colloca, mal che vada, dipenderà dal risultato del Torino che affronta il Cesena, al 10° posto in classifica, troppo lontano dall’Europa, troppo lontano dal prestigio che la sua storia impone.
Fonte: SkySport