Inter, Icardi: “Barça, Real? Anche qui sono un una top mondiale”
MILANO – “Per me l’Inter è una delle più grandi squadre al mondo”, a dirlo è Mauro Icardi in un’intervista a Canal Plus. L’attaccante parla anche del Barcellona (“Mi scoprirono durante un torneo alle Canarie, non ho avuto dubbi nel scegliere loro”) e della possibilità di andare al Real Madrid: “Mi volevano, ma ero già alla Sampdoria”. Con un preciso ricordo della sua consacrazione in serie A: “Sono esploso nella gara vinta dalla Samp per 2-1 contro la Juve e feci una doppietta a Buffon”.
L’ANNO PROSSIMO INTER DI NUOVO AL TOP – “I nerazzurri avevano appena vinto tutto. Non ebbi alcun dubbio nel trasferirmi a Milano”, racconta il centravanti proseguendo: “Qui gioco sempre e aiuto la squadra segnando molti gol, ma nonostante questo l’Inter non si trova dove meriterebbe di stare. Adesso ci stiamo riassestando dopo l’addio di molti campioni, dobbiamo solo aspettare l’anno prossimo per essere di nuovo al top. Nella sconfitta contro il Sassuolo per 3-1 tutti perdemmo la testa. La mia rabbia è nata dal fatto che ho regalato la maglia ad un bimbo in prima fila, ma l’indumento gli è stato strappato di mano e ributtato in campo. Mi sono infuriato, ma è passato tutto. Il cucchiaio a Napoli? Presi la decisione con Guarin perché sappiamo che sono un ragazzo freddo. Quando finirò la mia carriera sicuramente vorrei giocare con il Newell’s per vedere quello che si prova a giocare davanti a quei tifosi”.
LA CONSACRAZIONE IN SERIE A – “In Italia sono esploso nella gara contro la Juve vinta 2-1 in rimonta dalla Sampdoria, ma già contro il Genoa nel derby avevo segnato. L’allenatore (Ferrara, ndc) è stato costretto a schierarmi per le assenze, alla fine vincemmo. Giocare contro la Juve in quello stadio era una nuova esperienza. Io ho fatto solo il mio dovere, sono rimasto tranquillo e ho fatto doppietta a Buffon per vincere quella partita”.
ICARDI, IL BARCA E MESSI – “Il Barcellona mi ha scoperto in un torneo a Tenerife al quale ho partecipato con la maglia del Vecindario. Abbiamo giocato la finale contro l’Espanyol e abbiamo vinto il torneo e da lì tutti i top club spagnoli, Barça, Real, Valencia, mi hanno contattato. E’ stata una decisione difficilissima, ma essendo un bambino la presi a cuor leggero. Nel Barcellona c’erano Messi, Eto’o, Ronaldinho, i giocatori che ammiravo e che vestivano la maglia della squadra che tifavo: il Barcellona. Quando ci fu questa opportunità di andare alla Masìa non ci pensai molto e scelsi loro. Messi? Al Camp Nou mi sono messo all’uscita degli spogliatoi e appena ho visto uscire Leo l’ho chiamato e mi sono presentato e gli ho chiesto se si ricordava di me, visto che gliene avevano parlato in più occasioni, e lui mi disse che ci saremmo incontrati dopo il suo allenamento e ci siamo conosciuti meglio. E’ stata una cosa fantastica, di tanto in tanto ci sentiamo via telefono o via messaggio. Quando ho deciso di lasciare il Barça accadde tutto velocemente: la Samp mi vide giocare quindici minuti partendo dalla panchina contro l’Espanyol e mi dissero che in Italia avrei avuto molte più chance e decisi di accettare. Lo stesso anno il Real mi chiamò per andare a giocare con il Castilla, ma non potevo passare dalla Serie A alla Liga Adelante”.
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- Protagonisti:
- mauro icardi
Fonte: Repubblica