MILANO – Carlo Ancelotti è diventato uno degli obiettivi più concreti da spendere nella campagna elettorale. Oggi Silvio Berlusconi, a Napoli in tour in vista delle Regionali del 31 maggio, ha assicurato che il tecnico emiliano è vicino al ritorno sulla panchina rossonera: “Al momento dipende solo e soltanto dal Real Madrid – ha detto Berlusconi all’emittente locale Napoli Tivù – dobbiamo aspettare le decisioni del Real. Ma se lasceranno libero Ancelotti ci sarà il suo ritorno al Milan”. Il destino di Carletto in Spagna sembra segnato.
L’OMBRA DI SACCHI E CAPELLO – Continua a essere rinviato l’incontro tra l’allenatore della Decima e Carletto, ma secondo Marca lo stesso Ancelotti sa che difficilmente proseguirà la sua avventura alla guida dei Merengue. Gli unici dubbi di Florentino Perez sono legati all’accoglienza che il Bernabeu riserverà questa sera ad Ancelotti in occasione della partita col Getafe: una dimostrazione d’affetto molto forte del pubblico potrebbe far riflettere il presidente del Real. Ma ormai la decisione sembra presa: così Berlusconi può immaginare di riabbracciare il timoniere dei trionfi di Manchester e Atene, sperando che vada meglio rispetto alle precedenti esperienze con Sacchi e Capello: “Non sono per i ritorni. Li abbiamo già avuti in passato e non hanno funzionato però sono legato a Carletto da una forte amicizia personale”.
GALLIANI IN MISSIONE A MADRID – Berlusconi punta sull’esperienza delll’allenatore di Reggiolo: “Carletto avrà anche degli assistenti molto bravi che lo asseconderanno in questo suo lavoro. Ha una grande esperienza di grandi squadre con grandi campioni. Conosce benissimo il mondo del calcio e credo che tutto sommato questo ritorno sarà un ritorno positivo”. Parole che sanno quasi di conclusione definitiva. Ora toccherà a Galliani completare la missione: l’ad rossonero volerà a Madrid lunedì per incontrare Ancelotti, quando presumibilmente la situazione contrattuale dell’allenatore col Real sarà definita.
INZAGHI VICINO AI SALUTI – Inzaghi intanto sta vivendo la vigilia di quella che con ogni probabilità sarà la sua ultima partita da allenatore del Milan a San Siro. Appuntamento domani sera col Torino. “Non dovete chiedere a me, io ho ancora un anno di contratto e la società non mi ha comunicato niente. Io sono sereno. Ho idee molto chiare su questa rosa rispetto dieci mesi fa”, resiste Inzaghi che non si arrende neanche di fronte alle parole pronunciate da Berlusconi a inizio settimana: “Ha detto che ci sono state divergenze, ma è normale. Ci siamo parlati quasi tutti i giorni. In ogni famiglia nella quale ci si parla tutti i giorni, non si va sempre d’accordo. E il presidente ha detto anche cose significative che però ovviamente non sono state riportate”.
GIOVANI DA PROTEGGERE – Significativa però la riflessione sui giovani dell’ex bomber. Berlusconi aveva indicato proprio l’esiguo numero di ragazzi del vivaio lanciati in prima squadra come uno dei maggiori punti di frizione con Inzaghi. “Nessuno meglio di me conosce questi giovani. Ho vinto con loro il Torneo di Viareggio. Proprio per questo so che questi ragazzi non vanno mandati allo sbaraglio in una stagione difficile. Inoltre le migliori promesse del Milan sono tutti ’98, ma non vedo molti 16enni in prima squadra in Serie A”.
milan ac
- Protagonisti:
- carlo ancelotti
- Silvio Berlusconi
Fonte: Repubblica