La Juventus sulla strada del Napoli, in cerca del pass per il terzo posto: occorrono due vittorie nelle restanti due partite agli uomini di Rafa Benitez per cullare il sogno Champions, obiettivo minimo stagionale di campionato, dopo la vittoria in Supercoppa, la semifinale di Coppa Italia e di Europa League (dopo 26 anni, ndr).
Gli uomini di Allegri hanno espugnato San Siro battendo in rimonta 1-2 l’Inter di Mancini. Risultato che è la dimostrazione dell’ennesima prova di forza dei bianconeri che, seppur schierati con un ampio turnover, non hanno lasciato nulla al caso, non mollando di un centimetro contro una squadra (quella nerazzurra) che si giocava le ultime speranze per l’accesso all’Europa. L’Inter era partita forte trovando il vantaggio al 9’ grazie ad una deviazione di Icardi su un tiro di Brozovic, poi è stata raggiunta nel finale del tempo dal rigore trasformato da Marchisio. Nel mezzo il goal ingiustamente annullato a Brozovic, capace di ribadire in rete un tiro di Shaqiri finito sul palo. Ad inizio ripresa c’è stata l’occasione di Morata che per poco non portava in vantaggio i bianconeri. Prove di un successo che si realizzerà all’83’ con un tiro dello stesso bomber spagnolo che provoca la papera di Handanovic. L’Inter non si arrende e reagisce ma la doppia occasione di Palacio prima e di Icardi poi entrambe neutralizzate da Storari.
Allegri non ha voluto snaturare il 3-5-2 con il quale la Juventus ha ottenuto in Italia i recenti successi, anche se piano piano ha imposto ai suoi uomini il ‘suo’ 4-3-1-2, modulo con il quale sono arrivati in finale di Champions e Coppa Italia, oltre ad aver vinto il campionato con diverse giornate di anticipo. Insomma la nuova disposizione è stata appresa dai giocatori e funziona.
La Juventus non ha vere e proprie debolezze quindi trovare dei punti di forza specifici è difficile: uno dei migliori portieri internazionali, ottima la difesa, centrocampo di alto livello, anche se con qualche infortunio, e un attacco con Tevez e Morata che si stanno dimostrando in una forma smagliante. L’argentino è infatti in cima per il momento alla classifica capocannonieri. Lo Juventus Stadium poi è un fortino: ancora nessuna sconfitta in campionato in casa (sconfitta per 1-2 solo dalla Fiorentina in Coppa Italia, ndr)
Nell’ultimo turno di campionato, la Juventus contro l’Inter, seppur in formazione rimaneggiata con l’assenza di molti titolari a causa del massiccio turnover operato da Max Allegri in vista della finale di Coppa italia,è sembrata sempre e comunque un passo avanti agli altri, anche nella sua versione rimaneggiata e più prudente rispetto al solito. Le rotazioni le faranno anche perdere qualità, ma non efficacia, e in un modo o nell’altro riesce sempre a centrare l’obiettivo. Dopo una partita in cui ha sempre avuto l’iniziativa, l’Indice di Pericolosità dell’Inter si è fermato a 64, dato vicino a quello della Juve, che ha chiuso a 61. Tutti gli sforzi dei nerazzurri, insomma, non hanno prodotto molto di più di quanto abbiano fatti i campioni d’Italia, che pure hanno giocato una gara a bassa intensità.
Per il Napoli c’è da sperare che il match contro la Lazio valevole per la finale di Coppa Italia, possa togliere molte energie alla Vecchia Signora, di modo che Allegri sia costretto ad operare un ampio turnover proprio in vista del match contro gli azzurri, e che i suoi uomini possano essere poi distratti dall’imminenza della finale di Champions League. Ma come abbiamo visto, anche senza molti titolari, a Milano contro l’Inter i calciatori juventini ha dimostrato di non mollare di un centimetro: quindi c’è da augurarsi che il Napoli scenda in campo con convinzione, determinazione ed abnegazione allo Juventus Stadium per tentare di raggiungere quello che è l’ultimo obiettivo stagionale, ovvero la Champions, che potrebbe garantire un mercato diverso l’estate prossima e una certa competitività per la prossima stagione.
Giuseppe Di Marzo