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Roma-Udinese 2-1, Torosidis riporta i giallorossi al secondo posto

ROMA – Non bella, probabilmente un po’ spaventata e certamente disordinata ma, per dirla con Garcia, “pronta a morire per raggiungere il secondo posto”. La Roma torna al secondo posto con l’andatura di un ciclista scomposto, che vede il traguardo a un passo e cerca di raggiungerlo più con le spalle che con la forza delle gambe. Mancano 180 minuti alla fine del campionato e i giallorossi, con un successo sudatissimo contro l’Udinese, possono giocare i prossimi 90, quelli più importanti, con la consapevolezza di essere a tre punti da quello che, a inizio anno, veniva indicato come l’obiettivo minimo da centrare. La qualificazione diretta in Champions League passa soprattutto dal derby con la Lazio, il gol rocambolesco di Torosidis permette a Totti e compagni di arrivarci con il vantaggio di avere 2 risultati su 3 a disposizione.

L’OCCHIOLINO DELLA DEA BENDATA – La rete che decide la sfida dell’Olimpico è la sagra del brutto. Il cross di Nainggolan è lento e difficilmente utilizzabile dalle punte giallorosse; il buco di Heurtaux a centro area è incredibile, con uno stacco totalmente fuori tempo che vede la sfera finire dalle parti di Totti; Widmer fa una cosa giusta, chiudendo la diagonale, e una inguardabile, ciccando il rinvio nel cuore dell’area piccola e permettendo a un incredulo Torosidis di scaraventare in rete un pallone pesante come un macigno. E’ il gol del definitivo 2-1, che restituisce fiato al pubblico dell’Olimpico dopo i fischi sonori di un primo tempo in cui l’Udinese di Stramaccioni si era fatta apprezzare per organizzazione difensiva e voglia di ripartire, pur sprecando almeno un paio di occasioni clamorose sotto porta.

LE SCELTE DEI TECNICI – C’è Totti, almeno nominalmente, al centro dell’attacco giallorosso. Il capitano romanista è in realtà un regista avanzato, in campo con il compito di provare a innescare Iturbe – che parte da destra ma viene ben presto spostato sull’out opposto – e Ibarbo, che una volta messo sulla corsia di Piris ha il chiaro compito di metterlo in crisi con la sua dirompente forza fisica. Gli ospiti si presentano orfani di Di Natale, nelle idee di Stramaccioni Geijo è troppo simile a Thereau e tocca a Perica agire da prima punta. Il 9 bianconero è il primo a finire nell’elenco dei marcatori. Manolas pretende troppo in disimpegno, regala palla proprio a Thereau e l’ex Chievo può entrare in area da sinistra. Non ha linee di passaggio per il compagno, meglio provare il tiro: De Sanctis respinge, la sfera arriva a Perica che in tap-in trova la prima gioia in Serie A. Ci si attendeva un’Udinese con il rombo di centrocampo e invece l’ex mister delle giovanili della Roma opta per un 4-4-2 in linea, con Allan e Badu anomali esterni. Il risultato è un blocco compatto nei 30 metri a protezione di Karnezis, difficile sfondare.

SFURIATA PREMIATA – I padroni di casa sembrano disorientati, Totti va vicino al pari su calcio di punizione ma trova un attento Karnezis sulla sua strada. Le difficoltà del momento giallorosso sono fotografate alla perfezione dai primi applausi convinti che arrivano dagli spalti: sono figli di una strepitosa giocata offensiva di Yanga-Mbiwa, non proprio l’uomo degli ultimi 16 metri. Il difensore va via tra Perica e Allan sulla sinistra e sfoga il destro all’ingresso in area, pallone alto. L’Udinese sa ripartire, Widmer pennella da destra per il “solito” Perica, colpo di testa timido, più in ginocchio che in tuffo: sfera a lato di pochissimo. La Roma rischia ancora di subire gol su calcio d’angolo a favore. Il contropiede friulano è immediato, Allan può scappare in campo aperto ma non ha il passo necessario per arrivare davanti a De Sanctis. Il tocco per Thereau è fuori misura, a posteriori si rivelerà costosissimo per le sorti del match. Tra le due palle-gol bianconere, Ibarbo aveva prima sprecato un bel cross di Holebas e poi centrato in pieno Karnezis col mancino dopo una splendida giocata in dribbling su Piris e Pinzi. Tornando all’errore di Allan, i motivi di rimpianto si spiegano con il ribaltamento di fronte giallorosso. Totti innesca Pjanic sulla destra, la sterzata del bosniaco manda Piris a parlottare coi fotografi, tocco all’indietro per il numero 10 che a memoria pesca l’inserimento di un solissimo Nainggolan. Impossibile sbagliare per il belga, è 1-1.

PALI, TRAVERSE E TOROSIDIS – Si va negli spogliatoi in parità soltanto perché un destro violentissimo di Guilherme, su calcio di punizione, si schianta contro la traversa a De Sanctis battuto. Termina così un primo tempo che aveva visto la Roma protestare per un contatto Piris-Ibarbo: De Rossi e Totti chiedono a gran voce – forse anche troppa – il cartellino rosso per il loro ex compagno ma Banti estrae soltanto il giallo, decisione che può starci visto che il colombiano non era in possesso del pallone. Meno comprensibile il fatto che Iturbe venga graziato in almeno due circostanze dall’ammonizione: prima una “forbice” da dietro ai danni di Badu, poi un’entrata in netto ritardo su Heurtaux. L’intervallo non porta cambi, l’Udinese si rende ancora pericolosissima con Thereau – attento De Sanctis – e la Roma prova ad alzare il baricentro nel tentativo di passare in vantaggio. De Rossi tappa un paio di falle potenzialmente letali ma la linea giallorossa soffre. Thereau la infila dalla trequarti, mettendo Allan davanti al portiere: il gol non è il mestiere del pur bravissimo brasiliano, che neanche calcia in porta e tenta un improbabile dribbling su Yanga-Mbiwa. Il suo errore, anche stavolta, pesa il doppio. La Roma trova il gol di Torosidis nel giro di 120 secondi e porta a casa l’intera posta, andando anche vicina al tris prima con Nainggolan – tacco “alla Crespo” su assist di Iturbe, sontuoso Karnezis nel deviare sul palo – e poi con Holebas, che spreca l’invito di Pjanic con un mancino che fa tremare la traversa. Finisce 2-1, è una delle ultime spallate in vista del traguardo. Quella decisiva, in un senso o nell’altro, arriverà nel derby.

ROMA-UDINESE 2-1 (1-1)
Roma (4-3-3): De Sanctis 6.5; Torosidis 6, Manolas 5, Yanga-Mbiwa 5.5, Holebas 5.5; Pjanic 6.5 (42′ st Ljajic sv), De Rossi 6.5, Nainggolan 7; Iturbe 5.5 (37′ st Doumbia sv), Totti 6.5 (30′ st Keita sv), Ibarbo 5.5. (Lobont, Skorupski, Astori, Balzaretti, Cole, Paredes, Pellegrini, Uçan, Sanabria). All.: Garcia
Udinese (4-4-2): Karnezis 6.5; Widmer 4.5, Heurtaux 5, Danilo 6, Piris 5; Allan 6.5, Guilherme 6 (37′ st Geijo sv), Pinzi 6 (28′ st Fernandes sv), Badu 6.5; Thereau 6.5, Perica 6.5 (21′ st Kone 5.5). (Meret, Scuffet, Bubnjic, Domizzi, Gabriel Silva, Neuton, Pasquale, Aguirre). All.: Stramaccioni
Reti: 19′ pt Perica, 45′ pt Nainggolan, 20′ st Torosidis
Ammoniti: Heurtaux, Piris, Torosidis, Nainggolan, Ljajic
Recupero: 1′ e 4′

Fonte: Repubblica

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